E' stato presentato come il grande colpo dell'estate, strappato alla concorrenza di Milan e Roma con un'offerta al Palermo degna di un big in difesa: 8,5 milioni di euro. Una cifra importante, soprattutto in tempo di crisi, che Matias Silvestre non ha ancora dimostrato di meritare. E pensare che l'inzio dell'ex difensore del Boca Juniors è stato tutt'altro da dimenicare. Sempre da titolare con l'Inter in Europa League, contro Hajduk Spalato e Vslui, fiducia incondizionata in campionato, a Pescara e nella sfida interna contro la Roma.

Da quella notte qualcosa però è cambiato, Silvestre è scomparso dai radar di Stramaccioni, che arrivato addirittura a rimpiangere l'ennesimo infortunio di Chivu. I maligni dicono che l'argentino con passaporto italiano non sia da Inter, i compagni lo difendono, giustificando il suo momento no come una semplice fase di adattamento. La realtà è ben diversa, Silvestre è diventato una seconda scelta per Strama, soprattutto ora che ha scelto lo schieramento a 3. Ecco perchè a gennaio potrebbe partire, in prestito o a titolo definitivo. Per lui si è fatta avanti l'Atalanta, proponendo in cambio Denis, risposta per ora rispedita al mittente, in attesa di nuove offerte.