Sienamania:| Ritornati sulla terra
E' difficile digerire sconfitte come quella di domenica contro il Novara, dopo tre belle vittorie consecutive che avevano ridato grande slancio ad una classifica che si era fatta complicata dopo il ko contro il Catania, e che forse avevano illuso tutti riguardo ai tempi di raggiungimento dell'obiettivo. La vittoria del Novara al 'Franchi', meritata e netta ben al di là dei due gol di pregevole fattura, ha riportato il Siena sulla terra. Non che qualcuno si fosse montato la testa, assolutamente, ma era forse lecito attendersi di più nel momento decisivo della stagione. Se è vero che il ferro va battuto quando è caldo, contro gli azzurri di Tesser la Robur avrebbe dovuto interpretare la partita in modo diverso, più reattiva, più convinta. Nel secondo tempo invece, quando si sono un po' perse le distanze tra i reparti, il campo è diventato terreno di conquista per i gagliardi piemontesi, che con onore si sono battuti per il loro allenatore, per loro stessi e per inseguire un sogno, lontano ma adesso non impossibile.
Brienza, immenso anche nel buio di domenica, sembrava predicare nel deserto. Le assenze hanno indubbiamente pesato, ma è un alibi al quale giustamente il mister non decide mai di attaccarsi. Peccato, anche se nella storia recente della Robur sono tanti i momenti in cui sorgono difficoltà inaspettate o proprio quando sembrano essere superati definitivamente. Forse tutto ciò serve a ricordare che il destino della Robur, come di tutte quelle squadre che lottano per la salvezza, si deciderà a maggio, e probabilmente è anche giusto così. Il rammarico però resta, senza ombra di dubbio, anche perché si è chiusa la serie della partite sulla carta più abbordabili. A partire da Verona il calendario metterà di fronte ai bianconeri sfide insidiose, difficili e contro avversari che sono in piena corsa per qualcosa. Il timore di arrivare scarichi e stanchi a domenica è inevitabile: sarà una settimana difficile, con due trasferte dispendiose dal punto di vista mentale e logistico.
Dopo il Chievo arriverà a Siena l'Udinese, poi ci saranno due trasferte difficilissime e consecutive come quelle di Milano, contro l'Inter che sembra giusto aspettare la Robur per rilanciarsi, e l'Atalanta che se non avesse la penalizzazione sarebbe un club da Europa League. Non è il momento di pensare così lontano, ma di ragionare partita dopo partita, e vedere di raccogliere il massimo. A partire da domani sera, quando al San Paolo il Siena ha la possibilità di giocarsi un momento storico, forse il più alto nella sua più che centenaria storia. Servirà un'impresa clamorosa per sovvertire il pronostico avverso, che vede il Napoli nettamente favorito per valore della rosa, motivazioni e fattore campo. Come all'andata e in tutta la competizione, però, il Siena ha dimostrato di riuscire a trovare energie nascoste e inaspettate da elementi che giocano meno. Anche per questo sognare non costa nulla, purchè non si distolga l'attenzione dal vero obiettivo stagionale.