Sienamania:| Finalmente l'allenatore
Adesso finalmente la Robur e Serse Cosmi potranno cominciare insieme a parlare di futuro e strategie di mercato. Eccezion fatta per Destro, che andrà sicuramente via nonostante i bellicosi propositi di Preziosi in seguito al riscatto, gli altri elementi della rosa saranno oggetto di valutazione da parte di direttore sportivo e allenatore. Una consuetudine per tutte le società, che però a Siena è stata ritardata di almeno un mese e arriva dopo due cessioni di altrettanti giocatori chiave e tra i migliori per continuità e rendimento, oggettivamente difficili da rimpiazzare. I piccoli intoppi burocratici sono stati superati, e Cosmi ha firmato ieri un contratto biennale insieme ai suoi uomini fidati che comporranno lo staff.
Sarà indispensabile fin da subito per il tecnico avere un'idea chiara e limpida della rosa sulla quale poter contare fin dai primi giorni di ritiro, e impostare il modus operandi più adatto per il numeroso gruppo che troverà a San Vito di Cadore. Un gruppo che, nonostante qualche divagazione sul tema tattico di Sannino, viene da due anni di 4-4-2 e da giocatori quindi adatti principalmente a questo schema di gioco, che ha fatto oltretutto le fortune degli ultimi due straordinari anni dal punto di vista sportivo. Per passare al 3-5-2 tanto caro al tecnico umbro occorreranno giocatori con diverse caratteristiche, anche se alcuni comunque sono già presenti in rosa, come D'Agostino, che almeno in linea teorica dovrebbe essere la mente pensante della squadra.
Dalla società traspare un chiaro ottimismo, sia per quanto concerne la scelta in panchina, sia per la costruzione della squadra, nonostante al momento si stia quasi esclusivamente pensando a cedere. Se anche Gazzi o Terzi, ovvero gli elementi con maggiore mercato in questo momento, dovessero seguire l'esempio di Rossettini, Brienza e Destro (per il quale adesso sembra essere la Roma in prima fila nonostante le smentite del caso), a quel punto alcune dolorose ma inevitabili cessioni diventerebbero forse difficili da digerire, non solo per la squadra ma anche per la piazza, ancora spaesata da tanti cambiamenti e preoccupata dal pesante fardello che potrebbe lasciare in eredità Scommessopoli.