Sienamania:| Comincia la fuga
Novanta minuti ancora da giocare, ma la stagione della Robur è virtualmente già finita da un pezzo. L'ultima settimana di allenamenti (anche se in realtà la squadra dovrebbe rimanere in città fino al 17), precederà, oltre che l'epilogo del San Paolo, anche - se non soprattutto - la serie di numerosi (e dolorosi) addii. Il grande esodo verso la Sicilia è infatti incominciato: le parole di Giorgio Perinetti, difficilmente equivocabili, hanno ufficializzato il divorzio dalla Robur. Un addio maturato da mesi, frutto della volontà dell'ormai quasi ex direttore dell'area tecnica di provare una nuova esperienza in una piazza ambiziosa e che conosce benissimo sotto tutti i punti di vista. Come detto però, l'ex ds del Bari e del Napoli non sarà il solo ad abbandonare il Siena. Lo seguiranno di sicuro il braccio destro Daniele Faggiano e qualche altro collaboratore ed osservatore. Il problema è che a questo punto diventa davvero improbabile pensare ad una conferma di mister Sannino sulla panchina della Robur, visto anche il legittimo tentennamento dello stesso Sannino di fronte alle richieste di chiarimento sul suo futuro.
Il Palermo, che al mister di Ottaviano aveva pensavo seriamente già dodici mesi fa, è per ovvii motivi la destinazione più probabile. A bocce ferme, cioè dopo Napoli-Siena e Genoa-Palermo, Perinetti farà il punto della situazione con Zamparini e insieme decideranno il nome del successore di Bortolo Mutti. La candidatura di Sannino resta fortissima e nonostante le smentite del presidente Mezzaroma l'ennesimo addio è alquanto probabile. Il fascino di una piazza prestigiosa e calorosa, la possibilità di lavorare ancora con Perinetti, unite magari ad un ritocca dell'ingaggio, sono oggettivamente condizioni da prendere al volo per un allenatore non più giovanissimo e che anche in A ha dimostrato il suo indubbio valore. E il Siena? Per adesso la versione ufficiale è quella relativa al prossimo e decisivo incotro romano tra patron e allenatore, dopo quello flash in occasione di Lazio-Siena. Tema del summit: i programmi futuri, societari e ovviamente tecnici.
La rosa sarà ridimensionata sia come numero che come monte ingaggi, con conseguente perdita, mediante cessioni, di quegli elementi che hanno più mercato: Destro e Rossettini su tutti, senza dimenticarsi di Sansone, ancora per metà del Siena e appetito da molti club di media fascia di serie A. Al momento è difficile, se non impossibile, azzardare ipotesi in merito all'eventuale successore di Sannino, che ufficializzerà la sua decisione, qualunque essa sia, la settimana prossima. Il primo passo infatti deve necessariamente essere la nomina del nuovo ds, senza il quale pare difficile ipotizzare la direnzione tecnica. Pradè, Berta e Secco sono i nomi più gettonati, e tutti alla ricerca di una porta per rientrare nel mondo delle trattative. Diverso il discorso legato a Capozucca, che avrebbe già avuto contatti con Mezzaroma: dopo la fine del campionato del Genoa la sua candidatura potrebbe tornare di moda.