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  • Siena, Perinetti:| 'Palermo ci ha soffiato Cetto'

    Siena, Perinetti:| 'Palermo ci ha soffiato Cetto'

    Grazie alla vittoria interna contro il Siena, il Palermo si è portato al secondo posto insieme a Napoli e Cagliari, a -1 dalla vetta occupata da Juventus e Udinese. Per analizzare l’importante vittoria di domenica, la redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva il direttore sportivo dei toscani Giorgio Perinetti . "Contro il Palermo io sono un avversario soltanto per 90 minuti – ha esordito con ironia - Il Siena non ha interpretato bene la partita, ci voleva sacrificio e più agonismo e sinceramente tolti i primi 20 minuti in cui le squadre si studiavano, non siamo stati bravi. Il gol di Migliaccio è frutto di una nostra disattenzione grave, non si può lasciare solo il miglior saltatore dei rosanero. Dopo il loro vantaggio non abbiamo dato svolta al match, poi il Palermo mi è piaciuto moltissimo da quando è rimasto in 10, è stata più squadra e ha voluto di più la vittoria con giocatori disposti al sacrificio come Hernandez che da solo ha tenuto in apprensione la nostra difesa non dandoci la possibilità di partire da dietro. Sono amareggiato, non tanto per la sconfitta perché a Palermo si può perdere ma per come è maturata".

    Perinetti: "C’è chi sente troppo match con rosa".

    Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti ha individuato le chiavi della sconfitta dei toscani contro il Palermo nell’ultima partita di campionato. "Sannino è il primo ad esser rimasto sorpreso dall’atteggiamento della squadra. È un grande allenatore che trasmette ai ragazzi grinta e voglia di fare, caratteristiche che ieri non abbiamo visto al Barbera. I motivi? Forse qualche elogio di troppo, ci siamo seduti sugli allori. Noi sotto il profilo tecnico siamo inferiori a tante squadre, quindi dobbiamo compensare con rabbia e altre caratteristiche che finora avevamo fatto nostre. Mi auguro che questa sconfitta ci serva da lezione e ci torni utile, abbiamo peccato di presunzione. Poi c’era chi sentiva di più la partita a Palermo, i vari Calaiò, Brienza e Gonzalez che magari volevano fare qualcosa di più alla Favorita e paradossalmente hanno dato qualcosa in meno ma questo può capitare".

    Perinetti: "Ecco chi ruberei a questo Palermo".

    "Chi ruberei al Palermo visto ieri? Mi piace sottolineare la prestazione di Migliaccio, si parla sempre di Miccoli, Pinilla e Hernandez ma lo spirito del Palermo è stato incarnato dal gol di Giulio, giocatore straordinario che a centrocampo è sempre combattente e tra i migliori, poi lo metti in difesa e diventa un leader. Lui è un giocatore determinante, lo ruberei volentieri al Palermo per darlo al mio Siena. Il Palermo ha tanti giocatori bravi ma se devo fare un nome dico il suo". Così il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti ai microfoni di Mediagol.it sul giocatore chiave della squadra rosanero.

    Perinetti: "Ilicic, un talento complesso".

    Nel corso dell’intervista esclusiva realizzata dalla redazione di Mediagol.it con il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti si è parlato anche del momento poco brillante dello sloveno Josip Ilicic. "Lui è un talento puro, però ha un carattere un po’ complesso. Si deve sentire importante, due anni fa al Maribor faceva l’esterno di centrocampo a destra, è un talento che va recuperato sotto il profilo mentale, deve sapere di essere importante, deve saper reagire nei momenti di difficoltà. Il Palermo è una squadra importante, lui deve sentirsi titolare e difendere il suo posto perché ci sono tanti bravi giocatori che possono scavalcarlo nelle gerarchie del mister. Deve avere continuità, gli manca solo questo per essere un campione assoluto, poi ha capacità tecniche straordinarie".

    Perinetti: "Milanovic elegante, forse fin troppo".

    Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, il direttore sportivo del Siena ha parlato anche di un giocatore di proprietà dei rosanero attualmente in prestito in Toscana, il giovane difensore serbo Milan Milanovic, che finora non ha trovato spazio in prima squadra. "L’abbiamo aggregato alla Primavera per dargli un po’ di minutaggio, ma purtroppo si è fatto espellere per delle proteste, l’arbitro è stato un po’ fiscale e gli hanno anche dato due giornate di squalifica. È un ragazzo molto giovane, per la concezione del difensore lui è fin troppo pulito, generalmente lo vogliamo più pratico che elegante, lui invece per adesso è solo molto elegante. Ha grande senso della posizione e qualità importanti, un fisico straordinario, è forte di testa e fa tutto con grande facilità. Nel DNA ha sicuramente del talento, deve fare esperienza, l’Italia può aiutarlo ad affinare alcune sue caratteristiche e ad essere più pratico".

    Perinetti: "Il Palermo ci ha soffiato Cetto".

    Nel corso dell’intervista realizzata in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it con il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti è stato rivelato un curioso retroscena legato al difensore argentino Mauro Cetto, acquistato dal Palermo a parametro zero dopo la scadenza del suo contratto con il Tolosa. "Lo volevamo anche noi, è vero. Prenderlo per il Siena sarebbe stato un gran colpo. Però il Palermo è arrivato prima, la squadra rosanero ha più appeal di noi ed è andata così, è stato giusto che andasse in Sicilia. Ci abbiamo provato ma siamo arrivati dopo". A causa anche di alcuni infortuni che lo hanno condizionato durante la preparazione estiva, Cetto non è ancora riuscito ad esordire con la maglia rosanero, ma Perinetti non si è mostrato sorpreso e ha eluso le domande su un possibile ritorno del Siena sul giocatore nella finestra di mercato di gennaio. "Che effetto mi fa vederlo relegato tra la panchina e la tribuna in rosa e se proverò a prenderlo a gennaio? Il Palermo è una squadra importante e ci può stare di non trovare subito grande spazio. Quanto alla domanda di mercato, non mi posso proprio lamentare dei miei ragazzi che per adesso stanno facendo bene".

    Perinetti: "Addio rosa batosta per Gonzalez".

    "Gonzalez? Lui in questo momento sembra da recuperare psicologicamente, forse il fatto di essere andato via da Palermo è stato un po’ un contraccolpo, stiamo cercando di recuperarlo e da noi ha tutto possibilità di farlo. A Roma magari facendo quel gol che ha sfiorato si sarebbe sbloccato, io mi auguro che trovi un gol che lo sblocchi e lo aiuti, per l’attaccante è fondamentale fare il gol. Ritrovare il gol sono convinto che lo aiuterà a sbloccarsi perché poi è un giocatore importante". Questo il pensiero del direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti sull’attaccante argentino Pablo Gonzalez, che i toscani hanno prelevato in prestito con diritto di riscatto dal Palermo.

    Perinetti: "Conosco Alvarez, lui devastante ma…".

    Nel corso dell’intervista esclusiva realizzata dalla redazione di Mediagol.it con il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti si è parlato anche dell’ala destra del Palermo Edgar Alvarez, che Perinetti conosce bene per averlo portato al Bari dalla Roma nell’estate 2009. "Lui è un esterno di ruolo vero, ha una velocità impressionante e quando sta bene può essere devastante anche se non è molto preciso nella fase finale. Questo è un aspetto che può migliorare, ma ha grande corsa ed è un ragazzo che ha grande voglia di fare".

    Perinetti: "Palermo mia grande rinuncia".

    "Il mio ritorno a Palermo è stato vicinissimo? Ho grande rispetto di Siena e dei tifosi bianconeri, purtroppo per questo rispetto si devono fare rinunce importanti, avevo la possibilità di andare a Palermo ma non potevo andare e questa devo dire che è stata la rinuncia più grossa della mia carriera, ma quando ci sono impegni professionali non si possono disattendere dall’oggi al domani". Così il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti ai microfoni di Mediagol.it ha confermato i rumors che lo hanno visto molto vicino al ritorno a Palermo dopo le due esperienze nel 1993 e nel 2000 sotto la gestione Sensi. Anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma aveva detto la sua a Mediagol.it sull’ipotesi di un ritorno di Perinetti in rosanero, dichiarando di sperare che il DS rinvii la sua volontà di tornare in Sicilia. "Lo considero solo un sogno rinviato e che quindi si può realizzare in futuro? Intanto premetto che il Palermo ha un ottimo ragazzo come Sogliano che fa il DS e sono contento che sia a Palermo – ha spiegato Perinetti - , se dico che sono contento che è lì e che fa bene dovete credermi perché vuol dire che ho motivi per dirlo, è chiaro che poi nella vita ognuno deve essere anche se stesso e quindi il pensiero di tornare a Palermo in qualsiasi ruolo è il mio sogno, lo dico sinceramente. Provo un affetto straordinario per la vostra piazza, ho vissuto esperienze incredibili in quella società in momenti storici del club non certo fortunatissimi e ci starei volentieri a partecipare ai momenti più splendidi come quelli che si vivono adesso con Zamparini. Penso sia una cosa comprensibile, se ricapiterà l’occasione spero possa esserci anche per me la possibilità di dare una mano al Palermo in futuro, non lo nascondo. Ma per adesso non è il momento, auguro anzi le migliori fortune al collega Sogliano".

    Perinetti: "Ecco dove possono arrivare i rosa".

    Nel corso della lunga e interessante intervista esclusiva realizzata dalla redazione di Mediagol.it con il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti si è anche parlato delle ambizioni di questo Palermo e dell´eventualità che con il passare delle giornate la squadra di Mangia cali fisicamente e perda in brillantezza. "Intanto non vedo perché il Palermo debba perdere intensità visto che la squadra segue con passione i metodi di Mangia e l’ha dimostrato anche domenica quando era in difficoltà. Poi a gennaio sul mercato può anche esserci anche qualche aggiustatina in qualche ruolo dove manca qualcosa - ha spiegato Perinetti - dato che si è cambiato modo di giocare in corso d’opera. La squadra deve mantenere questo atteggiamento che è quello giusto, è in mani buone perché Mangia è giovane ma bravo e preparato e ha la grinta giusta. Poi ha una società importante dietro con un presidente entusiasta come Zamparini che è il più grande a stimolare il gruppo a far bene. Il pubblico palermitano sta apprezzando il lavoro, i rosanero possono togliersi belle soddisfazioni senza porsi un obiettivo nell’immediato ma ragionando partita per partita. Sono sicuro che faranno molto bene".

    Perinetti: "D’Agostino nostro faro, ma fuori forma".

    Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti ha espresso la sua opinione anche sul regista palermitano Gaetano D’Agostino, in forza ai toscani. "Per noi è il faro, ha un talento incredibile e alza il tasso tecnico della squadra in modo esponenziale. Lui ha delle ricadute a livello fisico e a volte è fuori peso forma, lo stiamo aiutando a mettersi in sesto dopo alcuni problemi che abbiamo individuato, stiamo cercando di farlo lavorare per ritrovare la forma migliore. Deve calare un po’ di peso e poi lavorare tanto per non ricadere in questo problema, ma tornerà a darci una mano, mi auguro che quest’ultimo intervento atletico e alimentare che faremo su di lui ci farà tornare il miglior D’Agostino".

    Perinetti: "Mio pensiero Juve, Conte mi ha scritto…".

    A margine dell’intervista esclusiva realizzata dalla redazione di Mediagol.it con il direttore sportivo del Siena Giorgio Perinetti, si è parlato anche di un’altra ex società dell’attuale DS toscano, quella Juventus che dopo cinque giornate di campionato guarda insieme all’altra capolista Udinese tutte le altre squadre dall’alto in basso. "È una Juventus da scudetto? Non so dire se i bianconeri potranno sedersi già anticipatamente al tavolo dello scudetto, con Conte hanno iniziato un percorso nuovo. Lo conosco bene, tra l’altro dopo la vittoria con il Milan mi ha mandato un bellissimo sms in cui mi ringraziava per avergli dato grande fiducia quando ancora era agli inizi. La mia fiducia era ben riposta perché lui è un ragazzo serio, che ha voglia di lavorare, è innamorato del suo mestiere e ha tante belle idee che sa trasmettere ai suoi giocatori perché è molto rigoroso. Se riesce ad inculcare la sua mentalità in giocatori che sono forti già di loro ha ancora più facilità nel fare risultati. Non so se la Juve è già pronta per lo scudetto ma Conte la porterà ad essere competitiva come spetta alla Juventus in tempi brevi, se ci riuscirà già quest’anno non lo so".


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