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    Sicuri di essere pronti a fare a meno di The Icardis?

    Sicuri di essere pronti a fare a meno di The Icardis?

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    All'improvviso il silenzio. Siamo certi che in molti, registrato l'improvviso finale della soap The Icardis, abbiano reagito come i due telespettatori nella scena finale del Truman Show: “Che danno adesso?”. Che un po' significava “con cosa sostituiamo il Truman Show?”, e un po' era improvviso senso di vedovanza per la scomparsa del rito televisivo che pareva eterno. Lo sblocco dell'impasse, con trasferimento dell'argentino al Paris Saint Germain, è stata la soluzione accolta da tutti i protagonisti con grande soddisfazione e ancor più sollievo. Dall'Inter e dal suo allenatore, che hanno ottenuto di liberarsi d'una presenza ingombrante e di non cedere il calciatore a una concorrente italiana, scansando peraltro una richiesta di risarcimento. Dagli Icardis, che approdano alla corte di uno dei club più ricchi e potenti al mondo e si piazzano su un altro e promettente palcoscenico. E dello stesso PSG, che vista l'ingegneria finanziaria del trasferimento affronta una scommessa dal rischio calcolato.

    Ma, detto che i diretti interessati sono rimasti soddisfatti dell'esito e dato per buono che la soap finisca qui (cosa tutta da vedere, conoscendo la sobrietà dei neo-parigini), rimane l'interrogativo su come il repentino vuoto verrà assorbito da chi di questa soap ha fatto alimento quotidiano. Certamente il grande circo della comunicazione, dalle testate più o meno serie alle compagnie cantantia. Ma anche tifosi e appassionati, compresi gli utenti di Calciomercato.com, che presto o tardi non hanno resistito alla tentazione di dire almeno una volta la loro sulla vicenda. Perché The Icardis ha unito e diviso, ha tagliato trasversalmente le fazioni, ha spaccato il fronte fra colpevolisti e innocentisti spingendo molti a passare disinvoltamente da una barricata all'altra con l'evolversi delle circostanze, ha messo ciascuno nelle condizioni d'esercitare liberamente il diritto all'incoerenza. In definitiva, ha creato una struttura nel nostro orizzonte quotidiano da calciofili italiani. E cosa succede se d'acchito ci si ritrova privi di quella struttura?

    Abbiamo riflettuto più volte su questo lato della vicenda, durante le ultime settimane. Lo spunto è venuto dall'analisi degli articoli scelti per le finali settimanali del concorso “Vivo x lei”. Tutte le settimane o quasi, compresa quella di cui si dà conto oggi, è stato presente almeno un articolo su The Icardis. E rimane la curiosità di sapere quanti altri ne siano stati scritti in questi mesi dagli utenti del concorso. Una produzione che è già parte di un pezzo della storia del calcio italiano, se è vero che ogni reperto documentale dà conto di come è stata la quotidianità di un periodo consegnato agli archivi. Sarà anche attraverso la consultazione di questi materiali che, un giorno, ci si interrogherà su come fossimo impazziti intorno alla vicenda di un centravanti venuto dall'Argentina e della sua debordante moglie-agente. E ci si interrogherà pure su come, da un momento all'altro, ci si sia ritrovati privi del giochino.

    Intanto stiamo a vedere come procederà questo primo giorno dell'éra D.I. (Dopo Icardis). Sempre che sia iniziata davvero, anziché essersi trasformata nel sequel The Icardis in Paris.

    @pippoevai

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