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  • Si scrive Genoa si legge Argentina

    Si scrive Genoa si legge Argentina

    • Marco Tripodi

    C'è un legame indissolubile che unisce Genova e l'Argentina. Un legame che affonda le sue radici nella storia e che il Genoa da sempre cerca di rinsaldare.

    Non è quindi una sorpresa apprendere quanto si legge oggi sulle colonne de Il Secolo XIX. Da una statistica elaborata dal quotidiano ligure emerge infatti che il Grifone è, assieme al Siviglia, la squadra più argentina d'Europa, potendo vantare nel proprio organico ben sei elementi provenienti dal paese albiceleste.

     

    Oggi sono capitan Burdisso e il suo fido scudiero Munoz, ai quali in estate si sono aggiunti Lucas Orban, Santiago Gentiletti, Lucas Ocampos e Giovanni Simeone, ad aver fatto il percorso inverso a quello compiuto per decenni dai nostri connazionali. Ma a far sventolare sopra Pegli la bandiera con il sole al centro sono stati in tanti nel corso di oltre un secolo di storia rossoblu: dal filtrador Guillermo Stabile, capocannoniere dei primi Mondiali, all'indimenticato Diego Milito fino all'indimenticabile Mauro Boselli.

     

    Una presenza talmente massiccia che oggi gli argentini rappresentano la colonia straniera più numerosa non solo nel Genoa attuale ma anche nell'intera storia del Grifone. Se fino all'alba del terzo millennio il primato spettava agli inglesi, nazionalità alla quale apparteneva la stragrande maggioranza dei protagonisti dei primi scudetti rossoblu, nell'era Preziosi l'egemonia è passata in mano ai sudamericani. Negli ultimi 13 anni i sudditi di Sua Maestà ad aver militato nel Genoa sono rimasti 37, mentre i connazionali di Astor Piazzola nel frattempo sono raddoppiati, passando da 28 a 55.

     

    Quindi è anche grazie al Grifone se ancora oggi Genova e l'Argentina sono in fondo due solo due sponde dello stesso mare.

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