Si chiude il mercato cinese: da Aubameyang a Gomez, quanti rifiuti
QUANTI NO - Il Shanghai Shenhua aveva fatto rimanere il mondo con la bocca aperta dopo aver formalizzato l'acquisto di Carlos Tevez dal Boca Juniors, offrendogli un mega ingaggio da 38 milioni annui. Come lui hanno preso il biglietto verso la Cina Pellè, Witsel, Pato, Hulk, tutti convinti da ingaggi assolutamente fuori portata per l'Europa. La rotta però è stata invertita in questa sessione di mercato; in questo senso è stata sicuramente decisiva la volontà del Presidente cinese, che ha imposto un taglio agli investimenti per favorire la crescita di talenti locali. E così, nonostante le offerte restino molto alte, i giocatori hanno iniziato a dire no alla Cina. L'ultimo è stato Aubameyang, che ha rifiutato un ingaggio da 120 milioni complessivi fino al 2021 che il Tianjin Quanjian di Cannavaro gli ha offerto. L'ex e, sperano i tifosi, futuro attaccante del Milan non è però il solo che ha risposto "No grazie" ai soldi in arrivo da Oriente. Diego Costa ha preferito aspettare di trovare un accordo con l'Atletico Madrid più che accettare le diverse proposte cinesi e come lui anche il Papu Gomez ha scelto il cuore alla ricchezza, restando a Bergamo per giocarsi il sogno Europa con l'Atalanta. Stessa scelta di Kevin Kampl che ha detto no al Beijing Guoan e di Felipe Dal Bello, che ha preferito sposare il progetto della Spal e lasciar perdere la Cina. Senza dimenticare il grande no di Kalinic sempre a Cannavaro della scorso gennaio. E così il colpo più caro di questo mercato cinese è stato Adrian Ramos, arriva dal Borussia Dortmund al Chongging Dangdai Lifan per 15 milioni. Cifre nettamente diverse da quelle di qualche tempo fa, a conferma di come il vento sembra essere cambiato. Che sia stata solo una casualità o un netto taglio con il passato solo il tempo saprà dirlo per capire se il Cina