Sembrava certo che l'erede dell'emigrante di lusso Diamanti, al Bologna, dovesse essere Aruna Dindane: i colloqui fra i rappresentanti italiani del calciatore ivoriano ed i felsinei erano improntati alla massima cordialità, l'esborso economico per gli emiliani sarebbe stato poca cosa comparato al talento e all'esperienza che avrebbe garantito il neoacquisto. Invece, tutto è saltato. E così, gli agenti di Aruna hanno bussato alla porta del Torino: "El Kaddouri non offre garanzie di continuità; vi interessa?", il succo della proposta. Declinata, però, per quanto gentilmente.
Come mai un calciatore come l'ex stella di Anderlecht e Lens non trova collocazione? Svincolato da mesi, dopo l'ultima esperienza sfortunata al Crystal Palace, la 33enne mezza punta conserva intatto un orgoglio formidabile. Tratto della personalità che l'ha portato a rifiutare diverse soluzioni non di Serie A (o corrispettivi di altri campionato), ma anche alcune offerte economiche da lui non ritenute all'altezza: meno di 300mila euro per sei mesi di campionato è da lui considerato inaccettabile, per il valore che sente di possedere ancora. Un orgoglio che, però, si scontra con il sogno: quello di disputare, in Brasile, il suo terzo Mondiale consecutivo. Il mancato accordo economico con il Torino e la conseguente, prolungata inattività rischiano di farlo restare, per l'appunto, solo un sogno.