Matthew Ashton - AMA
Sfida a Kakà, inizia la MLS di Pirlo
E finalmente il grande giorno arrivò. Stasera, alle 20.30 ora italiana, allo Yankee Stadium di New York Andrea Pirlo farà il suo debutto ufficiale nella MLS statunitense. Il suo City sarà opposto all'Orlando City dell'altro grande ex milanista Ricardo Kakà, per una sfida dal sapore di revival e che definirà ulteriormente le gerarchie della Eastern Conference. Campionato difficile sin qui per la neonata franchigia di New York, penultima in classifica con i suoi 21 punti, frutto di 5 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte, ma la zona playoff non è lontata, distante solo 3 punti. Gli stessi che distanziano New York City da Orlando, incappato in due sconfitte consecutive nonostante un Kakà autentico trascinatore con 9 reti e 2 assist in 19 partite.
SEMPRE PIU' STELLE - Il pubblico della Grande Mela, sogna già col terzetto da urlo completato dal cannoniere spagnolo David Villa e Frank Lampard (ancora ai box per un problema al polpaccio) e rilancia le proprie ambizioni per una seconda parte di stagione in linea con le ambizioni della piazza. L'arrivo di Pirlo negli Usa è stato accolto con grande enfasi ed entusiasmo sia dai tifosi, letteralmente mandati in visibilio dalle giocate mostrate in allenamento dall'ex juventino, sia dalla stampa locale, che sta ovviamente cavalcando il momento di grande popolarità del calcio made in Usa. Trascinato da stelle del calibro di Pirlo, Lampard, Villa, Kakà, Giovinco, Gerrard (e in arrivo ci sarebbe anche Didier Drogba), ma anche dalla crescita di un movimento che, fallimento a parte nell'ultima Gold Cup da parte della nazionale di Klinsmann, inizia a fornire giocatori sempre più interessanti, come dimostrano i risultati delle nazionali giovanili nelle competizioni internazionali e lo sbarco di diversi calciatori nei campionati europei.
LA NUOVA SFIDA DELLA MLS - La prossima missione che i vertici della MLS si sono dati è quella di convincere atleti ancora nel pieno delle loro qualità, e non più a fine carriera, a scegliere gli Stati Uniti come tappa della propria carriera, obiettivo raggiungibile attraverso un miglioramento ulteriore del livello del campionato e un aumento del salary cap, mossa indispensabile per rendere la lega più competitiva a livello economico rispetto ai principali tornei europei. Pirlo, Kakà e Lampard sono pronti a prendersi la scena stasera e il fatto che attualmente il New York City giochi le sue gare interne in un tempio del baseball mondiale come lo Yankee Stadium e che il nuovo stadio sorgerà nel 2018 proprio a fianco è un segnale della volontà di cambiare la cultura sportiva e le abitudini del popolo americano. Stasera seduto davanti alla tv per ammirare le prime aperture millimetriche di Andrea Pirlo, non un famoso quarterback italo-statunitense o un lanciatore di baseball, ma la stella chiamata a risvegliare un interesse per molti anni sopito per quello strano gioco che oltreoceano chiamano "soccer".
Andrea Distaso
@AndreaDista83
SEMPRE PIU' STELLE - Il pubblico della Grande Mela, sogna già col terzetto da urlo completato dal cannoniere spagnolo David Villa e Frank Lampard (ancora ai box per un problema al polpaccio) e rilancia le proprie ambizioni per una seconda parte di stagione in linea con le ambizioni della piazza. L'arrivo di Pirlo negli Usa è stato accolto con grande enfasi ed entusiasmo sia dai tifosi, letteralmente mandati in visibilio dalle giocate mostrate in allenamento dall'ex juventino, sia dalla stampa locale, che sta ovviamente cavalcando il momento di grande popolarità del calcio made in Usa. Trascinato da stelle del calibro di Pirlo, Lampard, Villa, Kakà, Giovinco, Gerrard (e in arrivo ci sarebbe anche Didier Drogba), ma anche dalla crescita di un movimento che, fallimento a parte nell'ultima Gold Cup da parte della nazionale di Klinsmann, inizia a fornire giocatori sempre più interessanti, come dimostrano i risultati delle nazionali giovanili nelle competizioni internazionali e lo sbarco di diversi calciatori nei campionati europei.
LA NUOVA SFIDA DELLA MLS - La prossima missione che i vertici della MLS si sono dati è quella di convincere atleti ancora nel pieno delle loro qualità, e non più a fine carriera, a scegliere gli Stati Uniti come tappa della propria carriera, obiettivo raggiungibile attraverso un miglioramento ulteriore del livello del campionato e un aumento del salary cap, mossa indispensabile per rendere la lega più competitiva a livello economico rispetto ai principali tornei europei. Pirlo, Kakà e Lampard sono pronti a prendersi la scena stasera e il fatto che attualmente il New York City giochi le sue gare interne in un tempio del baseball mondiale come lo Yankee Stadium e che il nuovo stadio sorgerà nel 2018 proprio a fianco è un segnale della volontà di cambiare la cultura sportiva e le abitudini del popolo americano. Stasera seduto davanti alla tv per ammirare le prime aperture millimetriche di Andrea Pirlo, non un famoso quarterback italo-statunitense o un lanciatore di baseball, ma la stella chiamata a risvegliare un interesse per molti anni sopito per quello strano gioco che oltreoceano chiamano "soccer".
Andrea Pirlo demonstrates free kick technique for the kids of Downtown United Soccer Club https://t.co/lzT5mxb99k
— New York City FC (@NYCFC) 23 Luglio 2015
Andrea Distaso
@AndreaDista83