Già una volta scrivemmo che con la Fiorentina non ci si annoia mai. Anzi, arrivammo addirittura a scomodare Franco Califano (già che siamo in clima Sanremo, ci sta bene) che un tempo cantava... 'Tutto il resto è noia'. I viola asfaltano il Palermo, recuperano Mutu a tempo pieno, perdono la partita (ma non la faccia) contro l'Inter campione di... tutto. A chiudere il cerchio la conferenza stampa di Montolivo che, urbi et orbi, annuncia ciò che sapevamo da tempo: 'Voglio una Fiorentina sempre più forte e, se me ne vado, non sarà per soldi'. Siamo combattuti tra 'la scoperta dell'acqua calda' e 'l'uovo di Colombo'... il sondaggio è aperto.

Novità positive, insomma, che partono dal (Renzo) Barbera che si mischia con lo Champagne, da una Fiorentina che fa la svolta a sinistra (della classifica), da un gioco (ri)trovato.... Conferme (ahimè) anche negative: Camporese ha imparato fin da subito che dalle stelle alle stalle il passo è breve, Santana si infortuna di nuovo (sai che novità...), ma sopratutto la Fiorentina perde ancora contro una 'grande'. Due numeri per gradire: dal ritorno in serie A (2004) ad oggi, 30 sconfitte e solo 4 vittorie su 50 incontri. Con l'Inter, poi, due pareggi e 9 sconfitte negli ultimi 11 e l'ultima vittoria che risale al febbraio 2006. Roba da indagine psicoanalitica, oppure da ufficio indagini... scegliete voi.

E a proposito di 'Montolo'... C'era una volta 'Pazzolivo', un giocatore virtuale a marchio Nike creato dalla fusione delle anime gemelle di Pazzini e Montolivo, entrambi (allora) in maglia viola. Pazzini lo abbiamo rivisto, ammirato, forse odiato pochi giorni fa, quando al 62' di Fiorentina-Inter ha fatto l'esatto contrario di quello che faceva a Firenze... Gol! Movimento da centravanti vero sul primo palo e ciao ciao Fiorentina. Ecco, se Giampaolo si è già portato avanti abbracciando la causa nerazzurra dallo scorso gennaio, per Montolivo invece è solo questione di mesi, e poi il vecchio 'Pazzolivo' potrà riformarsi stavolta sotto la 'Madunina'. E quel che è peggio comincerà pure a vincere... l'esatto contrario di quello che faceva a Firenze.

Ieri Roberto Baggio ha compiuto 44 anni. Piccolo Buddha, Divin Codino, Baggio-laser... sul Roby da Caldogno esiste una vasta letteratura di nomignoli e/o soprannomi. Noi da parte nostra gli facciamo gli auguri e diciamo (nel caso fosse rimasto a Firenze) che Roberto avrebbe potuto eguagliare Giancarlo Antognoni nel cuore dei tifosi viola. Ma poiché scelse la Juventus, lunga vita al 'capitano'... sempre e comunque.

(Quotidiano Viola)