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    Sessantenne senza lavoro sviene per la fame: Lotito gli offre un posto

    Sessantenne senza lavoro sviene per la fame: Lotito gli offre un posto

    • Tommaso Fefè
    I bei finali che cercavamo nelle fiabe da bambini si possono trovare anche nella realtà. Questo il pensiero di Cristina Mezzaroma, moglie del presidente della Lazio, Claudio Lotito, e presidentessa a sua volta della Fondazione SS Lazio 1900, ente benefico legato alla società biancoceleste. Intervenuta ai microfoni della radio ufficiale del club, la dottoressa Mezzaroma ha spiegato la vicenda che oggi il Messaggero ha reso pubblica, raccontando la storia del signor Mario (nome di fantasia): un sessantenne, rimasto senza lavoro, e trovato svenuto dalla Polizia di Roma Capitale, perché non mangiava da giorni, a cui Lotito ha offerto una nuova opportunità.

    LA VICENDA - Con una moglie e un figlio di 12 anni, l'uomo aveva speso per loro i suoi ultimi risparmi e da diversi giorni non mangiava. Cercava da tempo una nuova possibilità lavorativa, ricevendo però solo dinieghi. Lui stesso ha raccontato che nella maggior parte dei casi si è sentito dire che fosse ormai troppo in là con gli anni per essere assunto. Una storia purtroppo non inusuale di cui Lotito e sua moglie sono venuti a conoscenza, proprio tramite il quotidiano. "Ho letto la notizia e sono rimasta colpita dalla vicenda umana - ha spiegatola dottoressa  Mezzaroma - ho chiamato il Messaggero e ho chiesto se fosse possibile avere un contatto. C'era un po' di ritrosia e allora, anche se avrei preferito restare nell'anonimato, ho in un certo senso speso il nome mio, di mio marito e della Lazio. Ho approfittato dell’impegno che mio marito spende quotidianamente, ma sentivo che fosse giusto aprire una porta a questa persona. Abbiamo quindi conttatta il signore e oggi gli è stato offerto un posto di lavoro, spero che ora questo signore possa vivere un po’ più sereno".

    FARE IL POSSIBILE - "Sinceramente non pensavo che questa vicenda potesse suscitare tanto interesse da parte della stampa - ha aggiunto ancora Cristina Mezzaroma - Mi auguro che la ridondanza della notizia di un gesto secondo me normale, possa spronare tutte ad avvicinare gli invisibili a chi invisibile non è. Leggendo la storia di questa persona ho fatto una riilfessione: nel 2024 un abitante di una grande metropoli sviene per la fame, mentre la maggior parte di noi si mette a dieta per perdere i chili di troppo. Per me, tutto quello che uno può fare per le persone meno fortunate, deve essere fatto e ritengo che tutti i mezzi siano leciti. Mi farebbe tanto piacere, a questo punto, che la gente sapesse che la Lazio è vicina alle persone e fa moltissime attività. Uno dovrebbe essere fiero ed orgoglioso, anche nel silenzio, di fare certe cose". Grazie alla famiglia Lotito quindi il sig. Mario potrà iniziare una nuova vita. Sempre il Messaggero, oltre ai ringraziamenti dell'uomo ha riportato anche il suo commento scherzoso: "Farei di tutto per avere un lavoro, anche cambiare squadra ovviamente, perché io tifo Juve".

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