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    Serie C, l'esempio dell'Entella: in campo con 11 giocatori del vivaio

    Serie C, l'esempio dell'Entella: in campo con 11 giocatori del vivaio

    • Marco Tripodi
    In un calcio in cui i giovani fanno fatica ad imporsi e nel quale il mercato sembra essere l'unico termometro con cui valutare l'operato dei club c'è ancora chi, per fortuna, osa andare controcorrente. 

    L'esempio virtuoso arriva direttamente dalla Serie C. A metterlo in pratica è la Virtus Entella, società da anni capace di adottare politiche sostenibili e coraggiose. 
    Ieri pomeriggio, durante la gara interna con il Pineto valida per il 21° turno di campionato, la formazione ligure ha presentato una distinta di gioco comprendente ben undici giocatori cresciuti nel proprio settore giovanile. Praticamente un’intera squadra. 

    Sette di questi calciatori (Di Mario, Bonini, Lipani, Meazzi, Vianni, Muller Cecchini e Matteazzi) sono stati impiegati nel corso della sfida da mister Gallo. Altri quattro (Siaulys, Banfi, Reali e Ghio) hanno invece seguito l'incontro dalla panchina. Circostanza, quest'ultima, che non ha comunque impedito alla società chiavarese di stabile un record storico per il proprio vivaio. Un primato difficilmente eguagliabile da altre squadre a questi livelli.

    “Tutto le persone che lavorano nel settore giovanile considerano un motivo di orgoglio e soddisfazione il fatto di vedere i propri ragazzi raggiungere la prima squadra – spiega Manuel Montali, responsabile della cantera biancoceleste - Il nostro percorso è finalizzato a formare dei professionisti che possano essere utili alla prima squadra o a creare valore per il club. In questi anni sono tanti gli esempi di calciatori che hanno raggiunto palcoscenici importanti".

    "Il merito - prosegue Montali - va ascritto alla proprietà che, nonostante la retrocessione in Serie C, ha deciso di non smantellare il settore giovanile ma di confermare un investimento importante su un asset che viene considerato strategico. La nostra forza è stata quella di saper tener duro anche nei momenti in cui non era facile dirottare risorse sulla cantera".

    L'Entella, virtuosa di nome e di fatto, ha tracciato la via. Ora tocca agli altri scegliere se seguirla o meno.

     

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