Serie C, Lecce come il Livorno: la crisi riapre un campionato che era già vinto
LA CRISI DELLE PRIME - In un certo qual modo la crisi del Lecce ricorda quella che ha attraversato (e in parte continua ad attraversare) il Livorno. I motivi della flessione di risultati possono essere ricercati su diversi fronti, ma molto probabilmente alla radice di tutti i problemi c’è lo stato mentale delle squadre. Sia Livorno che Lecce hanno vissuto buona parte del campionato ad una distanza fin troppo rassicurante da tutte le altre. Ecco perché le squadre, molto probabilmente, si sono rilassate prematuramente, finendo per riaprire i giochi legati ad una promozione che, in entrambi i casi, sembrava già in tasca. Ora sia Lecce che Livorno hanno due punti di vantaggio sulle inseguitrici, troppo pochi per poter dormire sonni tranquilli, ma abbastanza per poter essere padroni del proprio destino. Sia la banda Liverani, che gli uomini di Foschi hanno ampiamente dimostrato di valere la Serie B per il valore assoluto della rosa e per la passione delle rispettive piazze, storiche ed ancora oggi all’altezza di campionati ben più importanti. Per vincere i propri gironi, però, servirà un rush finale da grande squadra: appellativo che hanno dimostrato di valere entrambe. Ma solo prima della crisi...
GIRONE A - E dopo due vittorie consecutive sulla panchina del Livorno, arriva la prima sconfitta anche per Foschi, che non trova i tre punti nella sfida casalinga con il Monza. Gli amaranto confermano ancora una volta le loro grandi difficoltà nei momenti decisivi e perdono una grande occasione di mettere la parola fine sul campionato. Già, perché con una vittoria sui lombardi, il margine di vantaggio sulla Robur Siena sarebbe salito a 5, complice la sconfitta a sorpresa dei bianconeri sul campo del Pontedera. Approfitta del doppio stop di Livorno e Siena il Pisa, che torna a bussare forte alla porte delle prime della classe; grazie alla pirotecnica vittoria per 4-2 sulla Giana Erminia, infatti, i nerazzurri si sono portati a -3 dal Siena e -5 dal Livorno, ed hanno trasformato il duello solitario tra amaranto e bianconeri in una corsa a tre. Da sottolineare poi la vittoria della Carrarese sul Piacenza, che permette agli uomini di Baldini di superare l’Alessandria e portarsi a -2 dal quarto posto della Viterbese.
Risultati: Alessandria-Lucchese 0-0, Arzachena-Prato 1-1, Carrarese-Piacenza 2-0, Gavorrano-Cuneo 2-0, Giana Erminio-Pisa 2-4, Livorno-Monza 0-2, Pistoiese-Viterbese 0-0, Pontedera-Robur Siena 1-0, Pro Piacenza-Arezzo 1-2. Riposava: Olbia.
Classifica: Livorno* 60 punti; Robur Siena* 58; Pisa 55; Viterbese* 51; Carrarese 49; Alessandria* 47; Monza** 45; Giana Erminio 41; Piacenza* 40; Olbia* e Pontedera 39; Pistoiese* 37; Arzachena* e Lucchese* 36; Pro Piacenza** 35; Gavorrano 30; Cuneo* 28; Arezzo**(-9) 26; Prato 21.
GIRONE B - Prosegue la marcia trionfale del Padova, che a differenza delle altre grandi dei Gironi A e C, non ha mai allentato la tensione. I biancorossi, che conservano 8 punti di vantaggio sulla Sambenedettese seconda, hanno travolto il Pordenone e ribadito ancora una volta la netta superiorità su tutte le altre squadre del Girone, e non solo. Buon successo anche della Samb, che continua a lottare per tenere accesa la fiammella, per la verità sempre più flebile, della speranza. I marchigiani hanno vinto di misura la sfida interna col Ravenna in un turno di campionato interlocutorio, in cui hanno vinto tutte le prime. Anche la Feralpisalò, infatti, ha trovato i tre punti nella sfida d’alta classifica con il Bassano, così come la Reggiana che ha sbrigato la pratica Südtirol e si è riportata a due lunghezze proprio dalla Samb. Girone che, quindi, continua ad essere animato solo dalla lotta per il secondo posto, con il Padova che, salvo crisi a sorpresa (come insegnano Lecce e Livorno), ha già in tasca il biglietto per la prossima Serie B.
Risultati: Fano-Albinoleffe 2-0, Feralpisalò-Bassano 2-1, Gubbio-Teramo 1-1, Padova-Pordenone 3-0, Reggiana-Südtirol 2-1, Renate-Mestre 1-1, Sambenedettese-Ravenna 2-1, Vicenza-Santarcangelo 1-2. Riposavano: Fermana e Triestina.
Classifica: Padova 57 punti; Sambenedettese 49; Reggiana* 47; Feralpisalò* 45; Bassano e Südtirol* 43; Mestre* 42; Pordenone 41; Renate 39; Triestina 38; Albinoleffe 36; Ravenna* 35; Fermana* 33; Teramo 32; Gubbio* e Santarcangelo* (-1) 29; Fano* 28; Vicenza* 27. Modena escluso dal campionato; * = 1 partita in meno.
GIRONE C - Come detto, prosegue il momento no del Lecce che non va oltre l’1-1 nella sfida al Via del Mare contro il Siracusa. Non sono bastati i circa 10mila tifosi presenti allo stadio per spingere gli uomini di Liverani a buttare il cuore oltre l’ostacolo e, anzi, il risultato ha permesso a Trapani e Catania di riaprire clamorosamente tutti i giochi legati al primo posto e alla promozione diretta. Se la corsa alla testa è riservato alle tre grandi, lo stesso non si può dire della lotta per la zona playoff, nella quale spicca il Monopoli, sorpresa del campionato. I pugliesi hanno trovato un’altra vittoria fondamentale, contro il Rende, e si sono portati a 2 punti dal quarto posto del Matera, superando il Siracusa bloccato dal Lecce. Passo falso, invece, per la Juve Stabia, che cade in casa con il Cosenza e vede avvicinarsi pericolosamente proprio il Monopoli.
RINCORSA DA FAVOLA - Discorso a parte meritano Trapani e Catania. Se è vero che la riapertura del campionato è dovuto in buona misura alla crisi del Lecce, è altrettanto evidente che grandi meriti vadano concessi anche alle inseguitrici, che hanno avuto il merito di non mollare anche quando sembrava che i giochi fossero chiusi. Il Trapani, che per larghi tratti del campionato si è trovato a lottare nelle retrovie, ha inanellato un filotto di vittorie impressionante (8 nelle ultime 10), passando da -9 a -2 in tre partite. Encomiabile anche la grinta del Catania, protagonista di un campionato non certo esaltante e animato da tanti problemi di carattere tecnico. Su tutti l’esonero sfiorato di Cristiano Lucarelli dopo la figuraccia rimediata dal Catania contro il Monopoli; l’ex capitano del Livorno, che è stato davvero ad un passo dall’addio forzato, ha saputo riprendere in mano la situazione in un momento estremamente complicato della stagione ed è riuscito a dare uno scossone a tutto l’ambiente. Dopo quella famosa sconfitta, infatti, gli etnei hanno raccolto quattro vittorie e due pareggi in campionato, confermando di avere il temperamento della grande squadra. La corsa è riaperta, per demerito del Lecce, certo, ma anche per merito di Trapani e Catania, che si sono tenute per mano in questa rincorsa e ora sono pronte a darsi battaglia fino alla fine per strappare un biglietto per quella Serie B che non è mai stata così vicina...
Risultati: Akragas-Virtus Francavilla 0-1, Bisceglie-Fidelis Andria 1-1, Catanzaro-Catania 0-4, Juve Stabia-Cosenza 1-2, Lecce-Siracusa 1-1, Paganese-Casertana 1-1, Rende-Monopoli 0-1, Sicula Leonzio-Racing Fondi 2-0, Trapani-Matera 1-0. Riposava: Reggina.
Classifica: Lecce 65 punti; Catania e Trapani 63; Matera(-1) 47; Juve Stabia* 46; Monopoli 45; Cosenza e Siracusa(-4) 44; Rende 43; Sicula Leonzio 41; Casertana 40; Virtus Francavilla* 39; Bisceglie 38; Catanzaro 36; Reggina 33; Fidelis Andria (-3) 32; Paganese 29; Racing Fondi 26; Akragas (-5) 10.