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Serie C, l'ennesima farsa: il Catania è fallito ed è escluso dal campionato, classifica stravolta a tre turni dalla fine
Un'altra realtà storica sparisce dai radar e dalla geografia del calcio italiano; un altro club è costretto a chiudere anticipatamente i battenti nel bel mezzo di un campionato che risulta pesantemente condizionato e falsato proprio mentre la stagione regolare volge al termine e si appresta a vivere il tanto atteso momento dei playoff. Parliamo del Catania - fallito da fine 2021 e che alle 14 di ieri ha ufficialmente cessato di esistere - e di una Serie C sempre più nel caos e sempre più al centro di cronache di questo tipo da da troppo tempo a questa parte. Perplessità che andrebbero girate immediatamente al presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e a quello della FIGC Gabriele Gravina, perché gli episodi iniziano ad essere tanti (76 club falliti o non iscritti dal 2011 ad oggi e 465 punti di penalizzazioni comminati) e sollevano evidenti dubbi ed interrogativi sui motivi che portino alla concessione di licenze a società pericolanti in partenza e al rinvio, ormai improrogabile, della riforma per la riduzione delle partecipanti alla Serie C.
FUORI DA TUTTO - La giornata di ieri è stata di attesa febbrile, mista ad angoscia, per gli appassionati calcistici catanesi, che fino al primo pomeriggio e al pronunciamento definitivo del presidente del Tribunale cittadino Francesco Mannino, hanno sperato che l'imprenditore Benedetto Mancini riuscisse nell'impresa di far cambiare idea ai curatori fallimentari del club, che avevano giudicato decaduta l'offerta di acquisto a causa del mancato pagamento integrale della cifra necessaria. Naufragata anche l'ipotesi di un contributo economico straordinario da parte della Lega Pro o della FIGC per consentire al Catania di concludere regolarmente il campionato - a partire da match contro il Latina, prevista per oggi - al giudice Mannino non è rimasta alternativa che diffondere la nota con cui annunciava "la cessazione dell'esercizio provvisorio del ramo caratteristico d'azienda calcistica del Calcio Catania S.p.A". E come conseguenza diretta, il presidente federale Gabriele Gravina non ha potuto far altro che adottare il seguente provvedimento: "Il presidente Federale, preso atto della dichiarazione di fallimento della società Calcio Catania Spa pronunciata dal Tribunale Civile di Catania - Sezione Fallimentare in data 22 dicembre 2021, con concessione dell’esercizio provvisorio successivamente prorogato sino al 19 aprile 2022 e della cessazione dell’esercizio provvisorio della società Calcio Catania Spa, disposta dal medesimo Tribunale in data 9 aprile 2022 e comunicata dai Curatori in pari data, ha deliberato di revocare l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania Spa, con svincolo del parco tesserati". Gli scenari che si aprono ora sono assolutamente inimmaginabili, perché se la speranza di una tifoseria sconvolta e tradita è quella di riuscire a ripartire almeno della Serie D, alla prova dei fatti bisognerà comprendere quali imprenditori possano risultare seriamente intenzionati a proporre un progetto economicamente e sportivamente solidi in questo contesto.
CAMPIONATO FALSATO - E alla beffa nella beffa per i sostenitori siciliani, si aggiunge la farsa che assume il finale di campionato nel girone C della Serie C. Per effetto dell'esclusione del Catania, tutti i punti conquistati contro i siciliani vengono cancellati dalla classifica, che risulta così ridisegnata: Bari 71 punti, Palermo 63 punti (+1, una partita in più), Avellino 61 punti (+1), Catanzaro 58 punti (-2), Monopoli 55 punti (una partita in più), Francavilla 55 punti (una partita in meno), Foggia 48 punti, Monterosi 47 punti, Juve Stabia 44 punti (+3), Turris 43 punti (-1, una partita in meno), Picerno 43 punti (-1), Latina 41 punti (+1), Campobasso 40 punti (+1), Taranto 37 punti (+1), Messina 36 punti (+1), Potenza 32 punti (+1), Fidelis Andria 29 punti (+2), Paganese 26 punti, Vibonese 21 punti (+1), Catania escluso. Un vero e proprio terremoto, visto che il Catanzaro passa dalla seconda alla quarta posizione - ne beneficiano Avellino e Palermo - mentre nel fondo della classifica la Vibonese potrebbe trovarsi nella condizione di disputare i playout nel caso in cui non accumulasse più di 8 punti di svantaggio nei confronti di chi la precede.
FUORI DA TUTTO - La giornata di ieri è stata di attesa febbrile, mista ad angoscia, per gli appassionati calcistici catanesi, che fino al primo pomeriggio e al pronunciamento definitivo del presidente del Tribunale cittadino Francesco Mannino, hanno sperato che l'imprenditore Benedetto Mancini riuscisse nell'impresa di far cambiare idea ai curatori fallimentari del club, che avevano giudicato decaduta l'offerta di acquisto a causa del mancato pagamento integrale della cifra necessaria. Naufragata anche l'ipotesi di un contributo economico straordinario da parte della Lega Pro o della FIGC per consentire al Catania di concludere regolarmente il campionato - a partire da match contro il Latina, prevista per oggi - al giudice Mannino non è rimasta alternativa che diffondere la nota con cui annunciava "la cessazione dell'esercizio provvisorio del ramo caratteristico d'azienda calcistica del Calcio Catania S.p.A". E come conseguenza diretta, il presidente federale Gabriele Gravina non ha potuto far altro che adottare il seguente provvedimento: "Il presidente Federale, preso atto della dichiarazione di fallimento della società Calcio Catania Spa pronunciata dal Tribunale Civile di Catania - Sezione Fallimentare in data 22 dicembre 2021, con concessione dell’esercizio provvisorio successivamente prorogato sino al 19 aprile 2022 e della cessazione dell’esercizio provvisorio della società Calcio Catania Spa, disposta dal medesimo Tribunale in data 9 aprile 2022 e comunicata dai Curatori in pari data, ha deliberato di revocare l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania Spa, con svincolo del parco tesserati". Gli scenari che si aprono ora sono assolutamente inimmaginabili, perché se la speranza di una tifoseria sconvolta e tradita è quella di riuscire a ripartire almeno della Serie D, alla prova dei fatti bisognerà comprendere quali imprenditori possano risultare seriamente intenzionati a proporre un progetto economicamente e sportivamente solidi in questo contesto.
CAMPIONATO FALSATO - E alla beffa nella beffa per i sostenitori siciliani, si aggiunge la farsa che assume il finale di campionato nel girone C della Serie C. Per effetto dell'esclusione del Catania, tutti i punti conquistati contro i siciliani vengono cancellati dalla classifica, che risulta così ridisegnata: Bari 71 punti, Palermo 63 punti (+1, una partita in più), Avellino 61 punti (+1), Catanzaro 58 punti (-2), Monopoli 55 punti (una partita in più), Francavilla 55 punti (una partita in meno), Foggia 48 punti, Monterosi 47 punti, Juve Stabia 44 punti (+3), Turris 43 punti (-1, una partita in meno), Picerno 43 punti (-1), Latina 41 punti (+1), Campobasso 40 punti (+1), Taranto 37 punti (+1), Messina 36 punti (+1), Potenza 32 punti (+1), Fidelis Andria 29 punti (+2), Paganese 26 punti, Vibonese 21 punti (+1), Catania escluso. Un vero e proprio terremoto, visto che il Catanzaro passa dalla seconda alla quarta posizione - ne beneficiano Avellino e Palermo - mentre nel fondo della classifica la Vibonese potrebbe trovarsi nella condizione di disputare i playout nel caso in cui non accumulasse più di 8 punti di svantaggio nei confronti di chi la precede.