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    Serie B: si allarga lo scandalo Catania

    Serie B: si allarga lo scandalo Catania

    Sarebbero coinvolti anche altri giocatori di B nell'inchiesta della procura di Catania. Ingenti somme di denaro, 100 mila euro in contanti, sono state sequestrate dagli agenti della Digos in casa di Giovanni Luca Impellizzeri, agente di scommesse on line, arrestato ieri con altre sei persone nell'ambito dell'operazione 'I treni del goal' indagate per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Contestualmente all'arresto di Impellizzeri, la polizia, ha eseguito alcune perquisizioni nell'abitazione di Impellizzeri e in ufficio dove e' stato anche trovato un localizzatore di microspie a radio frequenza. In casa di Piero Di Luzio, a Roma, tesserato del 'Genoa Club' sono stati sequestrati documenti e appunti, ora al vaglio degli investigatori, che contengono riferimenti al Catania Calcio e alle somme di denaro versate. Tra gli indagati nell'ambito dell'operazione 'I treni del goal' c'e' anche Christian Terlizzi, 36 anni, calciatore del Trapani ed ex del Catania. Le informazioni di garanzia sono state notificate ieri a Riccardo Fiamozzi (Varese), Luca Pagliarulo, Antonio Dai' (Trapani), Matteo Bruscagin (Latina), Alessandro Bernardini (Livorno). Sono in corsa di notifica ulteriori analoghi provvedimenti a carico di altri calciatori di Serie B.

    "Nei limiti di quello che è il regolamento della nuova giustizia sportiva il Coni se può fare qualche cosa non vedo perché non dovrebbe". Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito a un possibile aiuto della Superprocura del Comitato olimpico nazionale al procuratore federale Stefano Palazzi per i casi delle inchieste di Catania e Catanzaro. "Indubbiamente siamo ancora a caldo di questo ennesimo terremoto, non si può assolutamente consentire di partire se non si hanno elementi certi -aggiunge il numero uno dello sport italiano a margine della presentazione dell'Europeo Under 20 di basket Lignano Sabbiadoro avvenuta presso la Sala Giunta del Coni a Roma-, i tempi sono molto stretti, si devono sbrigare e la mia opinione è che partire con un calendario che rischia di essere azzoppato il giorno dopo non darebbe credibilità al sistema, per cui devono tenerne conto". 

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