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  • Serie B, Lecco e Reggina al Tar: domani la sentenza sui ricorsi. Di Nunno: ‘Mi stanno facendo morire’

    Serie B, Lecco e Reggina al Tar: domani la sentenza sui ricorsi. Di Nunno: ‘Mi stanno facendo morire’

    Nuova giornata campale per Lecco Reggina. Il Tar si è riunito oggi per i ricorsi presentati dai due club dopo le decisioni del Collegio di Garanzia del Coni dello scorso 17 luglio. È durata tre ore la discussione davanti all’organo amministrativo del Lazio per i due club che contestano la mancata ammissione al prossimo campionato di Serie B. Attesa in giornata, la sentenza sarà invece pubblicata domani. Lo stesso Tar avrà 10 giorni di tempo per pubblicare anche le motivazioni delle sentenze.

    AL TAR - Si tratta della penultima occasione per Lecco e Reggina. Il 29 agosto infatti, nel caso in cui il verdetto fosse negativo, toccherà al Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa, esprimersi sulla vicenda. Iniziata alle 15, l’udienza è terminata intorno alle 18.40. Spettatori interessati Perugia, Foggia e Brescia. Quest'ultima sarebbe la prima ad essere ripescata al posto di una delle due. Nonostante le note vicenda, la Lega Serie B ha comunque ribadito che il campionato partirà regolarmente il prossimo 19 agosto.
     
    LECCO – I lombardi, dopo essere stati ammessi in Serie B dal Consiglio Federale, sono stati esclusi dal prossimo torneo da parte del CONI che ha accolto il ricorso del Perugia contro la squadra di Foschi. Il nodo è la documentazione relativa all'impianto da utilizzare per le gare interne, depositata fuori tempo massimo. A La Casa di C il presidente del Lecco Paolo Di Nunno ha detto: “Sensazioni? Mi stanno facendo morire. Non capisco più niente del calcio. Aspettiamo domani. Non so se essere ottimista, non so più niente”.

    REGGINA - Strada ancor più in salita per la Reggina. Il club amaranto è stato punito per il mancato pagamento di circa 800.000 euro per un’omologa del piano di ristrutturazione del debito. Al club si contesta in particolare di non aver rispettato la perentorietà del termine previsto dalle regole calcistiche per l’iscrizione ai campionati. I calabresi hanno finora perso tutti i ricorsi e promettono di portare avanti la propria battaglia legale in tutti i gradi di giudizio.
     

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