Serie B, la corsa per la promozione inquinata dai veleni di Vicenza-Lecce. Tutti i verdetti degli ultimi 90'
La corsa per la promozione diretta in Serie A si infiamma e, per effetto dei clamorosi risultati di sabato, gli ultimi novanta minuti della stagione regolare si preannunciano assolutamente incandescenti. Come se non bastassero gli incredibili epiloghi dei match di Lecce, Cremonese, Pisa e Benevento, il clima di questo finale di Serie B rischia di essere pesantemente inquinato dai gravissimi fatti del "Menti" di Vicenza. Lo scoppio di più petardi lanciati dal settore occupato dai sostenitori salentini - che ha provocato l'infortunio del portiere di casa Contini e conseguenze fisiche pure per due raccattapalle - ha aperto un vero e proprio contenzioso tra i due club, con uno scambio di accuse reciproche che rischia di inquinare le acque e di incidere psicologicamente sui destini delle squadre di Baroni e Baldini.
ACCUSE A RIPETIZIONE - Le polemiche erano state innescate nella giornata di ieri dal direttore generale del Lecce Pantaleo Corvino, che aveva avuto da ridire sull'atteggiamento del portiere avversario: "Il tifoso ha sbagliato ma anche il portiere. Speculare oltremisura su un petardo caduto fuori dal terreno di gioco, molto vicino a giocatori che hanno avuto una minima reazione, rispetto a lui molto più lontano da questi, vuol dire alterare una gara che vedeva il Lecce vincere meritatamente e padrone del campo". Frasi a cui hanno fatto seguito le accuse provenienti dalla stampa leccese di azioni imputabili e premeditate da parte dei sostenitori del Vicenza per far "girare" la partita a loro favore. Nasce da qui il durissimo comunicato emesso nel pomeriggio dalla società del patron Renzo Rosso, che coi 3 punti regalati a tempo scaduto da Ranocchia può ancora sperare nella salvezza attraverso un playout da conquistare nel prossimo spareggio contro il Vicenza. "La società LR Vicenza, in merito ai fatti verificatisi ieri dopo la rete siglata dal Lecce e in considerazione delle ipotesi “creative” che stanno caratterizzando in queste ore le cronache web e social, non può esimersi dal: condannare fermamente il comportamento di alcuni tifosi resisi protagonisti del reiterato lancio di forti petardi, avvenuto anche prima del fatto in oggetto, che hanno costretto al 70’ il portiere Contini e un raccattapalle a lasciare il campo, perché storditi dallo scoppio degli stessi e ad interrompere la gara per circa 10 minuti; rigettare le farneticanti, risibili e sconsiderate ipotesi, uscite sui social e riprese da alcuni media, tese a scaricare la responsabilità del lancio, invece che dal settore della Curva Nord, sugli steward in servizio a bordocampo, i quali in quel frangente erano impegnati a dirigersi velocemente verso un altro bambino raccattapalle, travolto dalla caduta dei led e rimasto a terra, lievemente ferito ad una gamba. Versione già confermata dalle immagini che escludono tale responsabilità; riservarsi, all’esito dei necessari approfondimenti delle Autorità competenti e conseguenti riflessioni, ogni eventuale azione a difesa della propria immagine e di quella dei propri collaboratori, nonché dei danni subiti all’impianto a bordo campo e ai servizi igienici del settore in oggetto", recita la nota.
I VERDETTI IN BALLO - Accuse e controaccuse, col Giudice Sportivo pronto a pronunciarsi su quanto accaduto al "Menti" e ad adottare provvedimenti che vanno dalla semplice multa e al ko a tavolino alla chiusura della curva del Lecce o addirittura dell'intero "Via del Mare" in occasione della partita decisiva di venerdì prossimo contro il Pordenone. In cui soltanto i 3 punti garantirebbero la certezza aritmetica del ritorno in Serie A senza dover dipendere dai risultati di Monza (impegnato sul campo di Perugia ancora aggrappato alla speranza dell'ultimo posto playoff nel testa a testa col Frosinone), Cremonese - chiamata al colpo di reni a Como dopo i due pesantissimi ko consecutivi con Crotone e Ascoli - e Pisa, che in caso di arrivo a pari punti coi brianzoli avrebbe la meglio in virtù dei risultati ottenuti negli scontri diretti. Ma in un finale di campionato così pazzesco, in cui le occasioni gettate al vento dalle formazioni di alta classifica si sprecano da un po' di settimane a questa parte, tutto può ancora accadere negli ultimi 90 palpitanti minuti.
ACCUSE A RIPETIZIONE - Le polemiche erano state innescate nella giornata di ieri dal direttore generale del Lecce Pantaleo Corvino, che aveva avuto da ridire sull'atteggiamento del portiere avversario: "Il tifoso ha sbagliato ma anche il portiere. Speculare oltremisura su un petardo caduto fuori dal terreno di gioco, molto vicino a giocatori che hanno avuto una minima reazione, rispetto a lui molto più lontano da questi, vuol dire alterare una gara che vedeva il Lecce vincere meritatamente e padrone del campo". Frasi a cui hanno fatto seguito le accuse provenienti dalla stampa leccese di azioni imputabili e premeditate da parte dei sostenitori del Vicenza per far "girare" la partita a loro favore. Nasce da qui il durissimo comunicato emesso nel pomeriggio dalla società del patron Renzo Rosso, che coi 3 punti regalati a tempo scaduto da Ranocchia può ancora sperare nella salvezza attraverso un playout da conquistare nel prossimo spareggio contro il Vicenza. "La società LR Vicenza, in merito ai fatti verificatisi ieri dopo la rete siglata dal Lecce e in considerazione delle ipotesi “creative” che stanno caratterizzando in queste ore le cronache web e social, non può esimersi dal: condannare fermamente il comportamento di alcuni tifosi resisi protagonisti del reiterato lancio di forti petardi, avvenuto anche prima del fatto in oggetto, che hanno costretto al 70’ il portiere Contini e un raccattapalle a lasciare il campo, perché storditi dallo scoppio degli stessi e ad interrompere la gara per circa 10 minuti; rigettare le farneticanti, risibili e sconsiderate ipotesi, uscite sui social e riprese da alcuni media, tese a scaricare la responsabilità del lancio, invece che dal settore della Curva Nord, sugli steward in servizio a bordocampo, i quali in quel frangente erano impegnati a dirigersi velocemente verso un altro bambino raccattapalle, travolto dalla caduta dei led e rimasto a terra, lievemente ferito ad una gamba. Versione già confermata dalle immagini che escludono tale responsabilità; riservarsi, all’esito dei necessari approfondimenti delle Autorità competenti e conseguenti riflessioni, ogni eventuale azione a difesa della propria immagine e di quella dei propri collaboratori, nonché dei danni subiti all’impianto a bordo campo e ai servizi igienici del settore in oggetto", recita la nota.
I VERDETTI IN BALLO - Accuse e controaccuse, col Giudice Sportivo pronto a pronunciarsi su quanto accaduto al "Menti" e ad adottare provvedimenti che vanno dalla semplice multa e al ko a tavolino alla chiusura della curva del Lecce o addirittura dell'intero "Via del Mare" in occasione della partita decisiva di venerdì prossimo contro il Pordenone. In cui soltanto i 3 punti garantirebbero la certezza aritmetica del ritorno in Serie A senza dover dipendere dai risultati di Monza (impegnato sul campo di Perugia ancora aggrappato alla speranza dell'ultimo posto playoff nel testa a testa col Frosinone), Cremonese - chiamata al colpo di reni a Como dopo i due pesantissimi ko consecutivi con Crotone e Ascoli - e Pisa, che in caso di arrivo a pari punti coi brianzoli avrebbe la meglio in virtù dei risultati ottenuti negli scontri diretti. Ma in un finale di campionato così pazzesco, in cui le occasioni gettate al vento dalle formazioni di alta classifica si sprecano da un po' di settimane a questa parte, tutto può ancora accadere negli ultimi 90 palpitanti minuti.