Getty Images
Lautaro Martinez show a Salerno: poker dell'argentino, l'Inter torna in vetta alla classifica
LA CRONACA – Primo tempo scoppiettante all’Arechi con varie occasioni da una parte all’altra del campo. La prima chance è per Thuram che, su pennellata di Calhanoglu, impegna di testa Ochoa, reattivo a mandare sopra la traversa. L’Inter preme sull’acceleratore e sfiora il vantaggio prima con Sanchez, poi nuovamente con il francese e infine con Dumfries. La Salernitana non si scompone e reagisce con Jovane Cabral con una conclusione dal limite che non trova lo specchio della porta. Ci prova anche Kastanos con un diagonale che si spegne alla destra di Sommer. Le ultime palle gol sono per Cabral che inquadra ancora la porta e per Alexis Sanchez, a cui sfugge il controllo del pallone al momento del tiro verso Ochoa, una grande occasione sciupata dal cileno.
Nella ripresa, la formazione di Simone Inzaghi fatica a trovare qualche spiraglio nella retroguardia campana. Il tecnico piacentino decide quindi di inserire Mkhitaryan e Lautaro Martinez per aumentare il pressing in zona offensiva. È il cambio decisivo che porta in vantaggio i nerazzurri: assist al bacio di Thuram (che taglia la difesa granata) e scavetto dell’argentino su Ochoa in uscita. I campani reagiscono immediatamente ma il VAR nega la gioia del pareggio: Legowski ruba palla sulla mediana e chiude un 1-2 con Martegani prima di trafiggere Sommer. Posizione iniziale di offside, però, del giocatore di Sousa. Asllani, successivamente, sfiora il raddoppio su punizione. Ma l’Inter, dopo lo spavento, chiude la partita sempre col suo numero 10: Dumfries sradica un pallone a, servizio per Lautaro che allarga per Barella. L’azzurro trova di nuovo l’argentino che spacca la porta in girata a trova la sua doppietta personale. Doppietta che si trasforma in tripletta dopo la realizzazione del calcio di rigore guadagnato da Thuram (fallo di Lovato). Arriva anche il poker per il capitano nerazzurro, che sfrutta l’ottimo cross basso di Carlos Augusto.