Serie A: la Juventus-David Wottle e il rischio di non riprendere il Napoli
Il tema ha scatenato un dibattito all’interno di Calciomercato.com, e questo dibattito è partito da un dato impressionante. Il 28 ottobre, decima di campionato, la Juventus aveva perso a Reggio Emilia contro il Sassuolo, dando l’impressione di vanificare il tentativo di rimonta appena avviato dopo un inizio disastroso. È il caso di riportare per intero la classifica scaturita da quel turno infrasettimanale:
Roma 23
Napoli 21
Fiorentina 21
Inter 21
Sassuolo 18
Lazio 18
Atalanta 17
Milan 16
Torino 15
Sampdoria 14
Chievo Verona 12
Juventus 12
Palermo 11
Genoa 11
Udinese 11
Empoli 10
Frosinone 10
Bologna 6
Hellas Verona 5
Carpi 5
Innanzitutto, fa specie vedere la Roma in testa alla classifica due mesi e mezzo fa, e da allora capace di mettere assieme non più di 11 punti in nove turni. Appena due in più del Carpi. Ma soprattutto spicca la distanza della Juventus dal gruppo di testa: in quel momento i bianconeri erano 11 punti dietro la vetta della classifica (e la Roma), e 9 punti dietro il terzetto formato da Napoli, Fiorentina e Inter. Da allora la Juventus, in nove giornate, ha rosicchiato 9 punti alla testa della classifica, altrettanti a Fiorentina e Inter, 7 al Napoli, e addirittura 16 alla Roma (passata da +11 a -5). Un cammino impressionante. Ma si tratta anche di un trend consolidato? Su questo punto bisogna essere cauti. Anche perché le grandi rimonte non avvengono senza pagare dazio. E perché la Juventus farebbe bene a non sottovalutare gli avversari, soprattutto il Napoli.
In questo senso, fra le suggestioni venite ieri dalla discussione interna ce n’è una che rimanda a David Wottle, atleta Usa che vinse l’oro negli 800 metri alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Wottle aveva una caratteristica nella gestione di gara: amava stare in retrovia, anche parecchio indietro rispetto a chi conduceva la corsa, per poi attaccare nell’ultimo tratto e vincere in rimonta allo sprint. Il giochino gli riusciva quasi sempre, ma a prezzo di prendersi rischi altissimi. L’oro di Monaco di Baviera, giusto per mantenere il riferimento al suo successo più prestigioso, è stato conquistato con un vantaggio di soli 3 centesimi sul sovietico Evgeni Aržanov.
Operando un parallelo fra Wottle e la Juventus, quanto stanno rischiando i bianconeri per via di quei due mesi di stenti? La risposta si può dare guardando il cammino dei campioni d’inverno. Il Napoli ha dovuto scontare anch’esso dei passaggi a vuoto. Certo meno lunghi rispetto a quelli della Juventus, ma comunque rilevanti: ha vinto una sola partita delle prime cinque (la Juventus soltanto una delle prime sei, e tre delle prime dieci), e ha poi avuto un rallentamento tra la trasferta di Bologna e la gara interna contro la Roma (1 punto su 6). Dunque anche la squadra di Sarri ha pagato il suo dazio. Lo ha anche assorbito, e questo le ha consentito di contenere meglio la rimonta bianconera rispetto a Fiorentina, Inter e Roma.
Se davvero la Juventus è David Wottle, sta rischiando di aver concesso troppo vantaggio al Napoli. Staremo a vedere. Senza dare per escluse la Fiorentina, l’Inter, e una Roma che con una guida tecnica meno titubante avrebbe ancora margini di recupero. Per adesso, buon girone di ritorno a tutti.
@pippoevai