Serie A, la griglia di partenza del 2020-21: Inter e Juve davanti a tutti, Milan più di Atalanta, Napoli e Roma
L’Inter ha accorciato le distanze dalla Juventus nel campionato scorso e le ha annullate in questo mercato con l’arrivo di Hakimi e quello prossimo di Vidal. La Juve di Pirlo è un punto interrogativo (in prospettiva scudetto, non certo in assoluto) anche se il probabile acquisto di Dzeko rappresenta un netto miglioramento rispetto alla stagione scorsa.
2ª fila: Lazio-Milan
Nel campionato scorso, prima del lock-down, la Lazio era candidata alla vittoria dello scudetto al pari della Juve, alla ripresa è scomparsa. Un anno fa però puntava solo al campionato avendo deciso di rinunciare subito all’Europa League, quest’anno con due impegni pesanti come campionato e Champions e senza un mercato adeguato sarà tutto più complicato. Fa due passi avanti il Milan che ha costruito una squadra da Champions. Per ora si parla poco di Brahim Diaz, ma sarà una grande rivelazione.
3ª fila: Atalanta-Napoli
La squadra di Gasperini quest’anno ha una rivale in più, il Milan, e ripetere la stagione scorsa non sarà semplice. Sulla stessa linea il Napoli che ha preso un attaccante straordinario come Osihmen. Si batteranno per strappare a Lazio o Milan un posto in Champions League.
4ª fila: Roma-Sassuolo
Se cede Dzeko alla Juve, la Roma scende di livello. Milik non è Dzeko. Attenzione al Sassuolo perché l’anno in più di De Zerbi e il livello tecnico del’organico lo impongono all’attenzione di tutti.
5ª fila: Fiorentina-Cagliari
Ai viola manca un attaccante che garantisca 18/20 gol a campionato. Con Amrabat e Bonaventura è più forte dell’anno scorso, ma anche chi stava davanti alla Fiorentina, come Milan e Napoli, è molto più forte. Non lo è la Roma, che però nel campionato scorso ha fatto 21 punti in più dei viola. Il Cagliari del dopo-Nainggolan va pesato bene, ma può entrare nei primi 10.
6ª fila: Verona-Bologna
Da Verona se ne sono andati Rrahmani, Kumbulla, Amrabat, Borini, tutti i pezzi forti della stagione scorsa. Serve un altro miracolo di Juric per confermare il rendimento di un anno fa. Il Bologna non ha speso sul mercato e Mihajlovic punterà sull’esuberanza dei giovani.
7ª fila: Torino-Sampdoria
La stabilità, l’equilibrio, l’esperienza e la bravura di Ranieri garantiranno alla Samp una stagione meno tribolata. Anche il Toro ha preso un allenatore molto preparato ma per il 4-3-1-2 di Giampaolo serve un regista che non può essere Rincon.
8ª fila: Parma-Genoa
Liverani a Parma punterà su un gioco diverso rispetto a quello con cui D’Aversa ha ottenuto risultati straordinari, però la partenza di Kulusevski abbassa sensibilmente il livello tecnico della squadra. Al Genoa sarà prezioso l’equilibrio di Maran.
9ª fila: Benevento-Udinese
Inzaghi ha avuto i rinforzi che voleva. Con Glik, Ionita, Caprari e Lapadula sono aumentate esperienza e qualità. L’Udinese se cede De Paul, dopo aver perso Sema e Fofana, rischia tantissimo.
10ª fila: Crotone-Spezia
Stroppa presenterà in Serie A un gioco di ottimo livello con una garanzia in mezzo al campo: Cigarini. Lo Spezia sta rifacendo l’organico e va aspettato.