AFP/Getty Images
Colpo Parma, l'ex Dimarco gela l'Inter
Incredibile a San Siro. L'Inter non solo rimanda ancora l'appuntamento col primo successo stagionale in casa, ma riesce addirittura nell'impresa di farsi battere dal neopromosso Parma che, dopo le buone sensazioni destate dalla prova con la Juve, regala ai suoi tifosi un pomeriggio da sogno. Dopo il ko col Sassuolo e il pari subito in rimonta dal Torino, un altro passo falso, col rischio di scivolare domani già a -12 dalla Juventus. In particolare, è preoccupante il recente rendimento casalingo, nonostante la presenza di 60.000 spettatori a spingere la squadra: i nerazzurri non vincono dal lontano 17 aprile (4-0 al Cagliari), poi sono arrivate due sconfitte e un pari.
Spalletti risparmia Icardi, in non perfette condizioni atletiche e reduce dalle fatiche con l'Argentina, e gli preferisce Keita nel ruolo di prima punta; a destra, occasione per Candreva, rinfrancato dal gol al Bologna, al posto di Politano, mentre in mezzo al campo solo conferme per Brozovic, Gagliardini e Nainggolan. D'Aversa opta invece per l'undici tipo, con Gervinho e il recuperato Di Gaudio a sostegno di Inglese. L'Inter parte subito con buon piglio, spingendo con insistenza sugli esterni e creando con Keita e Perisic le occasioni più nitide nel primo tempo; clamoroso l'errore a botta sicura del croato, lasciato solo dentro l'area di rigore (16').
Il Parma non sta a guardare, difendendosi con ordine, ma ripartendo sempre con pericolosità, come al 20°, quando Handanovic è reattivo sulla conclusione ravvicinata di Stulac, poi l'arbitro ferma Gervinho per un sospetto fuorigioco. Col passare dei minuti, l'Inter scende di tono, e a inizio ripresa Spalletti si gioca la carta Icardi, ma la palla-gol più incredibile capita sul sinistro di Perisic (57'), salvato sulla linea dal grande ex Dimarco, subentrato all'acciaccato Gobbi, con un tocco di braccio giudicato involontario. Ancora Stulac impegna Handanovic con un gran destro da fuori e al 79° i gialloblù passano addirittura in vantaggio con un sinistro da favola proprio dell'ex Sion. L'assalto nerazzurro nel finale non produce scossoni, se non la doppia occasione di Gervinho e Inglese in contropiede. Il Parma centra il primo successo stagionale, espugnando San Siro dopo 19 anni, l'Inter esce tra i fischi e si presenta nel modo peggiore per l'esordio in Champions contro il Tottenham.
Spalletti risparmia Icardi, in non perfette condizioni atletiche e reduce dalle fatiche con l'Argentina, e gli preferisce Keita nel ruolo di prima punta; a destra, occasione per Candreva, rinfrancato dal gol al Bologna, al posto di Politano, mentre in mezzo al campo solo conferme per Brozovic, Gagliardini e Nainggolan. D'Aversa opta invece per l'undici tipo, con Gervinho e il recuperato Di Gaudio a sostegno di Inglese. L'Inter parte subito con buon piglio, spingendo con insistenza sugli esterni e creando con Keita e Perisic le occasioni più nitide nel primo tempo; clamoroso l'errore a botta sicura del croato, lasciato solo dentro l'area di rigore (16').
Il Parma non sta a guardare, difendendosi con ordine, ma ripartendo sempre con pericolosità, come al 20°, quando Handanovic è reattivo sulla conclusione ravvicinata di Stulac, poi l'arbitro ferma Gervinho per un sospetto fuorigioco. Col passare dei minuti, l'Inter scende di tono, e a inizio ripresa Spalletti si gioca la carta Icardi, ma la palla-gol più incredibile capita sul sinistro di Perisic (57'), salvato sulla linea dal grande ex Dimarco, subentrato all'acciaccato Gobbi, con un tocco di braccio giudicato involontario. Ancora Stulac impegna Handanovic con un gran destro da fuori e al 79° i gialloblù passano addirittura in vantaggio con un sinistro da favola proprio dell'ex Sion. L'assalto nerazzurro nel finale non produce scossoni, se non la doppia occasione di Gervinho e Inglese in contropiede. Il Parma centra il primo successo stagionale, espugnando San Siro dopo 19 anni, l'Inter esce tra i fischi e si presenta nel modo peggiore per l'esordio in Champions contro il Tottenham.