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    Serie A, Covid e interventi dell'Asl: una giornata di caos infernale

    Serie A, Covid e interventi dell'Asl: una giornata di caos infernale

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    È stata una giornata caotica per il calcio italiano. I numerosi focolai di covid presenti in alcune squadre di Serie A facevano presagire il rischio di rinvio per alcune partite, ma quello che è successo nel pomeriggio, a partire dalle 17, non ha precedenti. Sono quattro i match, che si sarebbero dovuti giocare domani 6 gennaio, rinviati a causa delle decisioni delle Ausl locali: Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia, Bologna-Inter e Fiorentina-Udinese. Si giocheranno invece tutte le altre partite, fra cui probabilmemte Juve-Napoli, che è stata fortemente in sospeso per diverse ore. In serata si è anche riunito un consiglio straordinario a distanza della Lega Calcio, che ha deciso di non rinviare questa prima giornata del girone di ritorno, rinviando le decisioni alle Aziende Unità Sanitarie Locali.

    I RINVII - Il primo rinvio risale al pomeriggio di ieri, quando l’Ausl della Campania ha messo in quarantena la Salernitana, rendendo necessario il rinvio della partita col Venezia in programma domani. LEGGI QUI

    Alle 16 di questo pomeriggio, la prima squadra a partire è stata il Verona, in direzione La Spezia, dove giocherà domani alle 14.30. Gli scaligeri sono partiti regolarmente, con il consenso dell’Ausl, nonostante le 10 positività comunicate. LEGGI QUI.

    Il caos è iniziato invece alle 17, quando l’Ausl di Torino ha disposto la quarantena domiciliare per tutto il gruppo squadra granata, che non è quindi potuto partire per la trasferta di Bergamo. Non si giocherà quindi Atalanta-Torino ed è a rischio anche la prossima partita contro la Fiorentina. LEGGI QUI.

    Chi parte è invece il Napoli, alle 18.30. L’Ausl di Napoli 1 non blocca a sorpresa la partenza della squadra in direzione Torino, dove domani giocherà regolarmente contro la Juve. LEGGI QUI. Tutto si è però complicato un’ora dopo, quando l’Ausl di Napoli 2 ha messo in quarantena tre giocatori azzurri, Zielinski, Lobotka e Rrahmani (che non hanno ricevuto la terza dose di vaccino e hanno il Super Green Pass scaduto), che erano già in viaggio coi compagni ma non saranno della partita domani. LEGGI QUI.

    Alle 19 arriva il secondo rinvio ufficiale del giorno, quello di Fiorentina-Udinese. I bianconeri vengono bloccati e messi in quarantena dall’Ausl locale fino al 9 gennaio. Oltre al match di domani, quindi, è a rischio anche quello con l’Atalanta di domenica. LEGGI QUI.

    Alle 20 è stato il turno del Bologna, con le prime dichiarazioni del direttore dell’Ausl felsinea Paolo Bordon: “Difficile che domani si giochi. Si va verso uno stop dell’attività agonistica”. Le sue dichiarazioni hanno poi trovato conferma ufficiale nel comunicato pubblicato un’ora dopo dal club rossoblù, che comunicava la decisone dell’Azienda Sanitaria di mettere in quarantena i positivi al tampone e vietare attività sportive al resto della squadra per i successivi 5 giorni, mettendo a rischio non solo la partita con l’Inter ma anche quella successiva, contro il Cagliari. LEGGI QUI.

    IL CONSIGLIO - In serata si è riunito un consiglio eccezionale a distanza della Lega Calcio che, alle 21.30 ha deciso per il non rinvio della giornata intera e per la redazione, nelle prossime ore, di un protocollo simile a quello dell’Uefa, che stabilirà l’obbligo di giocare con almeno 13 calciatori a disposizione, fra cui un portiere. LEGGI QUI.

    I POSITIVI DEL MILAN – La giornata infinita si è chiusa alle 22.50 con il Milan che ha comunicato altri 3 positivi del gruppo squadra, senza però rendere noti i nomi. I rossoneri giocheranno regolarmente domani alle 18.30 contro ,la RomaLEGGI QUI.
     

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