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    Serie A, caso ritiri a porte chiuse: la Lazio studia la soluzione

    Serie A, caso ritiri a porte chiuse: la Lazio studia la soluzione

    I ritiri sono già il caso dell’estate. Così si legge nell’edizione odierna de Il Messaggero. Era scontato che il punto I) del nuovo Dpcm, che impone «gli allenamenti degli atleti professionisti e non degli sport individuali e di squadra sono consentiti all’aperto, senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli vigenti», avrebbe fatto molto discutere. Di fatto con questa norma la presenza dei tifosi nei ritiri estivi è vietata. O meglio, non si potrà assistere alle sedute di allenamento. E visto che con ogni probabilità non si potranno allestire fan zone e saranno vietati gli assembramenti sotto gli hotel per autografi e foto, i ritiri perdono d’interesse. Un grosso problema per i club e per le strutture che le ospitano. Tradotto: andrebbe in fumo gran parte del business estivo. In atto trattative con i governatori per trovare delle soluzioni che salvino la situazione, La Lazio andrà ad Auronzo di Cadore, il Bologna a Pinzolo, il Napoli a Castel di Sangro e il Torino a Biella. I biancocelesti di Lotito sono in contatto con la Regione Veneto per far in modo di consentire l’accesso ad un numero limitato di persone (tra i 500 e gli 800). Già stilato un protocollo molto rigido, ma manca ancora l’ok della Prefettura.

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