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Serie A a rischio crac per le plusvalenze: dalla Juve a Inter e Milan, quanti casi
COME FUNZIONANO - Con questo meccanismo, i club mettono subito a bilancio delle cifre che, in realtà, nelle casse societarie non entrano. O, nella migliore delle ipotesi, entrano dopo diversi anni. Nella stagione 2016/17, le società di Serie A hanno incassato 2,6 miliardi di euro, spendendone però 3,3 miliardi. Per coprire le perdite da 711 milioni sono intervenute così le plusvalenze: ben 749 milioni, cosicché il saldo finale fosse positivo di 38 milioni.
DALLA JUVE A INTER E MILAN - Ad avere bilanci a rischio sono quasi tutti i club di Serie A: Il Fatto sottolinea come l'Inter abbia 668 milioni di debiti, il Milan 537 milioni, la Juventus 384 milioni. Proprio la società del presidente Andrea Agnelli è tra le più attive sul fronte delle plusvalenze: la scorsa estate ne mise a bilancio per 43,7 milioni, solo a gennaio 36,7, per un totale di oltre 80 milioni. Tra le operazioni più discusse, quelle con le due genovesi: Audero alla Sampdoria ha fatto registrare una plusvalenza di 18,9 milioni, il ritorno di Sturaro al Genoa 13,6.
IL CASO TELLO - Curioso anche il caso di Andres Tello: dopo diversi anni in prestito, la scorsa estate la Juve lo cedette a il colombiano al Benevento per 2,5 milioni di euro, mantenendo però il diritto di recompra per otto milioni. A gennaio, però, la Juve comunica di aver rinunciato a questa opzione e mette a bilancio l'ennesima plusvalenza, da 1,89 milioni. Una mossa che ha fatto nascere una controversia regolamentare tra la Lega Serie A, la Figc e la stessa Juve, che ha mandato una lettera alla Federazione per spiegare la delicata situazione.