Serie A a 18 squadre? Abete: 'Riforma non in agenda'
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete nell'intervento di chiusura del seminario 'Il calcio e chi lo racconta' ha affrontato il tema 'Riforma dei campionati, situazione stadi, regole economico-finanziarie, competitività internazionale del calcio italiano'.
"Avremmo dal 2014 centodue squadre professionistiche, riducendo il numero di trenta unità - ha detto Abete -. Il dibattito maggiore è sul numero delle squadre sia in Lega Pro, che in serie A e B. Il numero di 22 squadre per il torneo di serie B è eccessivo e porta a un numero altrettanto eccessivo di partite, se si comprendono play-off e play out. Per rimediare a questo abbiamo deciso in consiglio federale che se ci saranno squadre che non saranno in grado di iscriversi per motivi economici, non avverranno ripescaggi".
"Non esiste al momento in agenda in consiglio federale una riforma del campionato di serie A, nè vi è interesse sia dai grandi che dai piccoli club, a diminuire il numero delle squadre del nostro massimo campionato. Si può solo lavorare eventualmente in futuro alla modifica del numero di retrocessioni".