Intorno alla metà degli anni '80 c'erano, fra Serie A e B, ben 70 giocatori cresciuti tutti sul medesimo campo: quello mitico del Filadelfia. E tutti sotto le cure del medesimo maestro: Sergio Vatta, il "mago dei giovani", il più grande formatore di calcio che l'Italia abbia consciuto e conosca. Alla figura unica di questo personaggio, legato al granata del Toro ma anche all'azzurro della Nazionale, viene ora dedicato un film (anzi, un documentario) dal titolo "L'allenatore dei sogni", realizzato da Christian Nicoletta.

Alle parole dello stesso Vatta, che trasudano contemporaneamente calma e passione, si alternano quelle di alcuni dei ragazzi di cui sopra, quali Dino Baggio o Demetrio Albertini. Come ha fatto questo tecnico, con pochissimi mezzi, a creare il più prolifico settore giovanile di sempre? Quale era il suo segreto per far diventare uomini i ragazzi, e campioni gli uomini? Perchè non ha mai accettato le panchine di Serie A che gli venivano offerte? 
"L'allenatore dei sogni - Storia di Sergio Vatta e di un calcio che non c'è più" dà molte risposte, e lo farà a partire da domani a New York, quando in anteprima mondiale verrà proiettato nei Tribeca Cinemas all'interno del Kicking and Screening Film Festival. Un riconoscimento internazionale per il documentario di Christian Nicoletta, ma anche per la figura unica di Sergio Vatta, in attesa che anche in patria gli vengano tributati gli onori che merita e dai quali lui, peraltro, è sempre rifuggito.