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Sergio Ramos-Real Madrid, c'eravamo tanto amati: l'addio in lacrime e il retroscena con Ancelotti
LA DECIMA - 1-0 colchonero fino al 92', poi capocciata di Ramos e tutto riaperto. Supplementari: Bale, Marcelo, Ronaldo. 4-1 blanco. Game over. Come un film da Oscar dove la statuetta è rappresentata dalla Decima Champions del Real. E passerà alla storia. In panchina c'era Carletto Ancelotti, a distanza di anni riconoscente al suo ex difensore: "Se sono ancora al Real Madrid è grazie a Sergio e a quel gol nella finale di Lisbona". Verità. Un gol, quel gol. Il più importante dei 101 segnati con la maglia delle Merengues. Già, perché il vizietto lo spagnolo ce l'ha sempre avuto, e se stasera dovesse segnare Ancelotti è pronto a perdonarlo: "Potrà esultare e fare quello che vuole. Sarò comunque felice di vederlo".
IL RETROSCENA - Un nuovo incontro tra vecchi amici, che nell'estate 2021 si sono dovuti salutare per cause di forza maggiore. Ramos aveva il contratto in scadenza con il Real Madrid, ma lui non se ne sarebbe andato per nulla al mondo. La società però era pronta a voltare pagina e dire addio al suo capitano; così il difensore fece un ultimo tentativo per rimanere. Si giocò un jolly, appena tornato a Madrid. Carlo Ancelotti, l'uomo della provvidenza. O almeno così sperava il giocatore: "Mister, convinca lei il presidente Perez a rinnovarmi il contratto". Ma non bastò. Ramos lasciò Madrid in lacrime, il Real prese Alaba che oggi dovrebbe partire titolare lì dove una volta c'era Sergio Ramos. Avversario per una sera, merengue per sempre.
@francGuerrieri