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    Serbia U20: generazione di fenomeni

    Serbia U20: generazione di fenomeni

    "Quando vedi un'Aquila, vedi una particola di genio: alza la testa!" scriveva William Blake. Le Aquile della Serbia, questa notte, hanno preso il volo, vincendo il Mondiale Under 20 contro il favoritissimo Brasile e il Mondo intero è stato costretto ad alzare la testa per ammirare le stelle serbe. Vittoria storica: la prima da paese indipendente. Una corsa iniziata male, con una sconfitta contro l'Uruguay. Poi solo vittorie: MaliMessicoUngheriaStati Uniti, ancora Mali e i verdeoro, sconfitti 2-1. Una squadra che ha saputo lottare, giocare con il cuore, che ha affrontato per quattro volte di fila i tempi supplementari. Uscendone vincitrice. Sempre. 

    ZIVKOVIC UOMO IN PIU' - Non solo cuore, ma anche tanto talento. A servizio di Veljko Paunovic, 37enne commissario tecnico serbo. Nel suo 4-2-3-1 a brillare, senza ombra di dubbio, è la stella di Andrija Zivkovic. L'esterno offensivo classe '96 ha realizzato l'assist decisivo in finale per il gol di Maksmimovic, oltre tante giocate che ne hanno messo in mostra le qualità. In stagione, con la maglia del Partizan Belgrado, ha messo a segno 7 reti in 40 presenze. Su di lui c'è il forte interesse del Chelsea, pronto a girarlo in prestito alla Sampdoria, dove troverebbe uno che in Serbia ha allenato i suoi eterni rivali della Stella RossaWalter Zenga.

    SANGUE SPAGNOLO - Il trequartista delle Aquile è Sergej Milinkovic-Savic. Nato in Spagna, a Lleida, il classe '95 veste la maglia del Genk. 5 gol in 24 partite nel campionato belga 1 nella competizione iridata. Il primo, contro il Mali, classificatosi poi terzo, direttamente su punizione, specialità della casa. Terzo miglior giocatore del Mondiale, è sato acquistao dal Genk la scorsa estate per 400mila euro dal Vojvodina. Ora per strapparlo al club belga serve molto di più.

    LEADER MAKSIMO...VIC - Decisivo sia in fase di costruzione di gioco che in quella realizzativa è stato Nemanja Maksimovic. Classe '95, centrocampista centrale dell'Astana, fa del fisico il suo punto di forza: 189 cm lo rendono dominante in mezzo al campo. 2 gol al Mondiale, uno dei quali decisivo: a tre minuti dai calci di rigore, spezza in due le speranze brasiliane e trasforma il sogno di un paese intero in realtà. Le Aquile hanno preso il volo, il tetto del mondo non basta

    Angelo Taglieri
    @AngeTaglieri88

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