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La Svizzera sorprende ancora: con un 3-2 elimina la Serbia di Mitrovic e Vlahovic. Agli ottavi il Portogallo di Cr7
LA GARA – Parte forte la squadra di Yakin. Subito due occasioni con Embolo, bloccato da Milinkovic-Savic, e Xhaka. Risponde Milenkovic di testa, palla a lato di poco. Qualche istante dopo arriva il palo di Zivkovic con una botta dal limite dell’area di rigore. Il primo tempo è un forcing serbo ma la solita sorniona Svizzera non si lascia spaventare e anzi in ripartenza trova l’1-0. Lo fa con Shaqiri al 20’ con un sinistro deviato da Pavlovic e imparabile per il portiere del Torino. Proprio l’ex Inter era uno dei più attesi visto le sue origini kosovare e i dissidi passati con i tifosi serbi.
Il vantaggio dura poco. Freuler perde una palla sanguinosa sulla sua trequarti, i serbi recuperano e servono Mitrovic al centro dell’area. L’ariete del Fulham la spizza in modo perfetto e fa 1-1 con la specialità della casa: il colpo di testa. Il match cambia d’inerzia. Sempre l’ex atalantino pasticcia a centrocampo e ne approfitta Tadic. Il giocatore dell’Ajax trova Vlahovic, fin lì avulso dal gioco. L’attaccante della Juventus in diagonale fa 2-1 e si lascia andare a un’esultanza sfrenata. Ma la gara è una delle più spettacolari dei Mondiali e, prima della fine del primo tempo, arriva il pari della Svizzera. Lo imbastisce Widmer e lo segna Embolo, con un facile tap-in che dimostra ancora una volta la fragilità difensiva dei serbi.
Al rientro dopo la ripresa proprio Freuler, fino a quel momento il peggiore in campo, fa 3-2. L’azione del suo gol è spettacolare con un tocco di tacco di Vargas ad impreziosirla. La Serbia le prova tutte: escono Vlahovic per Jovic e Sergej Milinkovic-Savic per Maksimovic ma il risultato non cambia. Anzi i balcanici con il passare dei minuti s’innervosiscono con l’arbitro, con gli avversari (rissa tra Milinkovic e Xhaka) e con il ct, criticato da tutti i sostituiti. L’avventura in Qatar di una delle squadre più attese di questi Mondiali è già finita.