Serafini e l'amicizia con Abatantuono: 'Non riusciamo a rinunciare all'Inter...'
Abbiamo imparato a lavorare in grande armonia, sui giornali, in TV, in radio, abbiamo scritto un libro insieme ("Calcinculo", che raccoglieva i testi di una rubrica sul settimanale "Controcampo") e lui provò anche a portarmi nel cinema in "Eccezzziunale-2" dove avrei dovuto intervistarlo nel suo sogno in cui era l'allenatore del Milan, e "Amnesia", dove avrei dovuto morire nella prima scena senza dire una parola e dopo aver consegnato un carico di droga. Ma mi sembrava esibizionistico rispetto al mio lavoro.
La cosa che dividiamo con maggiore passione è comunque ovviamente il Milan. E il calcio in generale. Passioni cerbere, bollenti, cui dobbiamo saldissime amicizie con gli interisti ai quali non possiamo, non sappiamo rinunciare.
Da qualche tempo abbiamo insieme un'altra cosa rotonda a Milano (in Porta Genova e in Stazione Centrale): "The Meatball Family", che lui avrebbe voluto battezzare semplicemente "polpetteria"... un posto dove mangiare bene, ridere, parlare di calcio. Imprinting irrinunciabili. Come l'Inter.