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    Pjanic, re delle punizioni e del mercato

    Pjanic, re delle punizioni e del mercato

    Se hai in squadra uno così è tutto più facile. Si scrive Miralem Pjanic, si legge sentenza. Anche questa sera, contro il Bayer Leverkusen, il bosniaco della Roma ha lasciato il segno con la specialità della casa, il calcio di punzione. Una facilità disarmante, quasi fosse un calcio di rigore. Il 25enne di Tuzla ha stravinto la sfida nella sfida contro l'altro specialista in campo, Hakan Calhanoglu. In gol "dalla sua mattonella", un deja vu in questa stagione, visto che l'ex giocatore del Lione ha trovato il quarto centro su calcio piazzato (su 7 tentativi), dopo quelli in campionato contro Juventus, Carpi ed Empoli. 

    QUANTE OFFERTE - Cresciuto alla scuola di Juninho Pernambucano, il Piccolo Principe, come lo ha definito Francesco Totti, è  diventato re ed è ufficialmente entrato nell'Olimpo dei più grandi calciatori di punizioni della storia, al livello di Sinisa Mihajlovic o Andrea Pirlo. La Roma, che ha puntato su di lui nel 2011 investendo 11 milioni di euro, è al lavoro per rinnovare il contratto in scadenza nel 2018 e spera di arrivare ad una conclusione in tempi brevi, visto che le tentazioni non mancano. Benitez lo vuole al Real Madrid, il Barcellona ha chiesto informazioni, il Bayern ha mandato questa sera uno scout alla BayArena per seguirlo da vicino. Perchè con in squadra uno così è tutto più facile. 

    Federico Zanon

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