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    Sensini risponde a Baggio su CM: 'Prendevo la creatina per gonfiare i muscoli, ma non ho paura di morire'

    Sensini risponde a Baggio su CM: 'Prendevo la creatina per gonfiare i muscoli, ma non ho paura di morire'

    • Francesco Guerrieri
    Le parole di Dino Baggio hanno scosso il mondo del calcio. L'ex centrocampista ha ammesso di aver paura per l'effetto che possono avere alcune sostanze che aveva assunto mentre giocava; le morti ravvicinate di Mihajlovic e Vialli hanno fatto riflettere tutti gli ex calciatori della sua generazione, ma tra di loro ce n'è uno che vive sereno in Argentina: "Io mi sento tranquillo, non sono angosciato" ci racconta nella nostra intervista Nestor Sensini, ex difensore di Udinese, Parma e Lazio tra gli Anni '90 e i primi Anni 2000. 

    Hai visto le parole di Dino Baggio?
    "Dino è un ragazzo molto sensibile, le morti di Mihajlovic e Vialli in poco tempo lo hanno sicuramente scosso. Quando succedono queste cose ci si ferma a riflettere, ma io posso dire serenamente che non ho paura di morire".

    Quali sostanze assumevate in quegli anni?
    "All'epoca andava di moda la creatina, ce la davano perché dicevano serviva per recuperare più in fretta e gonfiava i muscoli. In quei momenti c'erano medici specializzati, io credo che nessuno ci avrebbe dato cose che avrebbero potuto mettere in pericolo le nostre vite". 

    E la creatina funzionava?
    "Forse sull'immediato, ma alla lunga non credo proprio. La prendevamo un paio di volte dopo gli allenamenti, non mi ricordo quanti milligrammi; devo dire che però io non ho mai visto differenze".

    Come ti spieghi la scomparsa di molti ex giocatori per gli stessi motivi?
    "E' chiaro che sono cose che ci toccano da vicino, ma bisogna chiedere agli esperti. Servirebbe uno studio per capire qual è la percentuale di ex giocatori ed ex atleti morti tra quelli che assumevano le stesse sostanze".

    Parliamo sempre di sostanze lecite?
    "Certo, che io sappia nessuna delle persone con le quali ho giocato ha assunto cose che non si potevano prendere; chi avrebbe rischiato di farsi beccare positivo ed essere squalificato?!".

    Nella Lazio sei stato compagno di squadra di Mihajlovic, che ricordo hai di Sinisa?
    "E' sempre stato un lottatore, ha combattuto fino alla fine. In quello spogliatoio c'erano giocatori importanti come Mancini, Nesta e altri; lui non era il capitano, ma parlava sempre da leader. Ci manca molto".

    Ci racconti un aneddoto che ricordi con piacere?
    "Durante la settimana si allenava sempre al massimo, ma la sua fissazione erano gli addominali perché diceva che gli servivano per calciare forte in porta".

    @francGuerrieri 

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