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Sensi e Berardi incantano sotto gli occhi di Paratici, Fiorentina alla deriva
L'atmosfera del "Franchi" è vagamente surreale. I tifosi della curva Fiesole sono rimasti in massa fuori dallo stadio, in piena contestazione a società e squadra. La Fiorentina non ha ancora vinto un solo match in casa nel 2019, l'ultimo successo il 16 dicembre 2018 con l'Empoli che la Viola affronterà al "Castellani" domenica prossima. Le partite senza i tre punti sono nove. La delusione del popolo viola non dunque è ingiustificata. Il Sassuolo è già virtualmente salvo, i 38 punti sono una dote sufficiente per non incontrare brutte sorprese. Arbitra il romano Fourneau, alla terza direzione in serie A. Al Var, Fabbri. La Viola è schierata con modulo elastico, la linea difensiva davanti a Lafont è formata da Laurini-Milenkovic-Pezzella e Biraghi che bascula fra terza linea e centrocampo. In mezzo il trio Dabo-Edemilson-Veretout, e in avanti il falso tridente Mirallas-Muriel-Chiesa, falso tridente perché Mirallas è chiamato a ripiegamenti puntuali sulla linea mediana. Il Sassuolo risponde con un 4-3-1-2, in porta Consigli, linea difensiva formata da Lirola-Peluso-Demiral-Ferrari, in mezzo agiscono Bourabia-Magnanelli-Rogerio, Sensi è il folletto che inventa e cuce la manovra, muovendo i suoi attaccanti, l'ex viola Babacar e l'enfant gaté Berardi, mai sbocciato del tutto, nonostante l'indiscutibile talento.
La prima mezz'ora è tutta del Sassuolo, che domina il gioco con scambi rapidi e invenzioni del genietto Sensi, La Fiorentina assiste, sbalordita e tramortita dal palleggio fluido degli ospiti. La spigliatissima squadra di De Zerbi confeziona e spreca due colossali casioni per fare gol. La prima al 27' Rogerio fallisce il facile tap in a un metro dal palo lungo, il cross, perfetto, di Lirola era sfilato fra i piedi di Babacar, fino a raggiungere il brasiliano. La seconda per Bourabia e qui la prodezza è tutta di Laurini, che si immola sul tocco ravvicinato di Bourabia, facendo scudo alla porta sguarnita. In mezzo alla giostra emiliana, due cartellini gialli, per Laurini e Pessella costretti ad usare le maniere forti con Sensi e Barardi. Un paio di innocui strappi di Chiesa, un tiro di Dabo parato facile. Insomma, briciole. Fatalmente e direi giustamente, infine il Sassuolo sfonda. Sugli sviluppi di una rimessa laterale sulla trequarti sinistra offensiva, Babacar tocca per Sensi che pesca Berardi, il mancino stoppa e calcia forte col mancino, Pezzella devia il tiro con un polpaccio e Lafont è fritto, 1-0 Sassuolo e francamente è il minimo che potesse capitare, vista la differenza di passo, ispirazione e motivazioni. Ma così è il calcio.
Chiesa da furbetto controlla in area il pallone, Peluso lo tira per la maglia, Chiesa risponde aggrappandosi alla maglia dell'avversario e cade a terra. Fourneau decide che la trattenuta da punire è quella del difensore neroverde e assegna il rigore alla Fiorentina, ammonendo Peluso, diffidato, salterà per squalifica il match col Frosinone. Fabbri visiona l'azione al Var e conferma all'arbitro romano la sua valutazione. Sulla battuta dal dischetto di Veretout, lo specialista Consigli intuisce il tiro a mezza altezza e lo respinge. Il Sassuolo è una furia e si sfoga alzando il ritmo delle giocate. Sensi e Berardi duettano come Ginger Rogers e Fred Astaire, tiri tu, tiro io, gli uno-due sgorgano come acqua di fonte e la difesa viola e Lafont vedono i sorci verdi. Il pubblico rumoreggia, impreca, non crede ai propri occhi. La Fiorentina di Montella si squaglia da sola e non si capisce perché. Il Sassuolo quando è in vena è un brutto pesce da mettere nel sacco e questa sera ha ottime ispirazioni. Intervallo con un principio di rissa fra Milenkovic e Ferrari, subito sedata.
Montella deve pur provare qualche espediente e azzarda un doppio cambio: fuori Dabo e Mirallas, dentro Beloko, esordiente classe 2000, e Gerson. Il ragazzo si piazza a centrocampo, l'ex Roma nel tridente d'attacco in linea con Chiesa e Muriel. La Viola sembra un poco più viva, tenta il pressing alto e mette un po' più in rispetto l'avversario che non gioca più fluido e rapido come aveva fatto nel primo tempo. Il controllo del gioco non è la specialità della casa De Zerbi, il Sassuolo è condannato a giocare con fra i piedi e in questo Sensi è un califfo, ha il piede caldo e macina palloni. De Zerbi in panca comanda la sua squadra fischiando alla Trap, vuole Peluso appiccicato a Muriel e Demiral sulle tracce di Chiesa, più vivace e intraprendente (bel destro allargato in corner da Consigli al 12') ancorché assai isolato. Sul fronte opposto Babacar è il terminale offensivo dei rinvii lunghi di Consigli che talvolta infilzano la Viola, sbilanciata in avanti.
Al 14' il Sassuolo raddoppia: altra palla docile di Lirola dalla destra, il difensore turco Demiral in spaccata gira il pallone nell'angolo lontano. Il Var con la coppia Fabbri-Schenone visiona a lungo la posizione del goleador del Sassuolo e infine decide che Demiral era in posizione irregolare. Roba di centimetri, forse di millimetri. Non si era detto che nel dubbio l'assistente non deve sbandierare il fuorigioco? Difatti Maccadino non era andato su con la bandierina. E cosa si aspetta a introdurre il tempo effettivo? Si sono persi almeno tre minuti e gli arbitri decidono a braccio i tempi di recupero. Sfuma così la terza rete stagionale per l'aitante difensore del Sassuolo. De Zerbi accetta la decisione del Var con aplomb britannico e al 24' toglie Babacar, applauditissimo dal suo vecchio pubblico, e mette dentro Boga. Il Sassuolo ne guadagna in fantasia e imprevedibilità. Incitata dallo scarso pubblico presente la Fiorentina brancola nel buio, aggrappata a Chiesa che al 27' serve un pallone docile a Muriel, Demiral rintuzza in corner il tiro, non irresistibile, del colombiano.
Montella prepara il terzo cambio, Simeone prende il posto di Edimilson e si piazza la centro del tridente viola. La Viola in avanti vive delle accelerazioni di Chiesa, che ingaggia sulla fascia sinistra duelli omerici con Demiral senza trovare collaborazione attiva fra i compagni. Il Sassuolo in questa fase è leggermente meno intraprendente, anche perché Boga non ha la prestanza fisica di Babacar e non tiene su la squadra come faceva, egregiamente, il centravanti senegalese. Palla a terra il Sassuolo è padrone e al 35' un mezzo miracolo di Lafont nega il gol a Rogerio. Al 36', De Zerbi dà tregua a Sensi, sofferente da qualche minuto, e lo sostituisce con Duncan. Serve fare legna in mezzo al campo, in vista del recupero che si annuncia lunghissimo. Scontro testa contro testa Milenkovic-Ferrari, l'emiliano ha la peggio ma rientra subito. Ha la sua chance anche Matri al 91' subentra a Berardi, beccato da un gruppetto di tifosi viola appostati alle spalle della panchina del Sassuolo. Fournier concede 5' di recupero, il minimo sindacale considerate le more imposte dal Var e le sei sostituzioni. Vince il Sassuolo e l'1-0 gli sta pure stretto. La Fiorentina non intravvede la luce. Prossima tappa, Empoli. La vittoria si impone.
IL TABELLINO
Fiorentina-Sassuolo 0-1 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 37' pt Berardi
Assist: 37' pt Sensi
Fiorentina (4-3-3): Lafont, Laurini, Milenkovic, Pezzella, Biraghi, Dabo (1' st Beloko), Edimilson (30' st Simeone), Veretout, Chiesa, Mirallas (1' st Beloko), Muriel. All.: Montella.
Sassuolo (4-3-3): Consigli, Lirola, Ferrari, Demiral, Rogerio, Peluso, Sensi (37' st Duncan), Magnanelli, Berardi (45+1' st Matri), Bourabia, Babacar (24' st Boga). All.: De Zerbi.
Arbitro: Fourneau di Roma.
Ammoniti: 8' pt Laurini (F), 29' pt Pezzella (F), 39' pt Peluso (S), 40' st Beloko (F).