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    'Sembra Leo Messi': chi è Shunsuke Mito, l'ultimo gioiello giapponese

    'Sembra Leo Messi': chi è Shunsuke Mito, l'ultimo gioiello giapponese

    • Federico Zanon
    "Sei un mito" cantavano gli 883 nel 1993, è quello che si augura di diventare Shunsuke Mito, l'ultimo gioiello del calcio giapponese che mezz'Europa osserva. Classe 2002, esterno d'attacco di proprietà dell'Albirex Niigata, poco fisico (è alto 163 centimetri) e tanta tecnica, ha chiuso l'ultima stagione con 4 gol e 2 assist in 31 partite e soprattutto il premio di miglior giovane della J-League, il massimo campionato giapponese. Il primo trofeo personale della sua carriera, al terzo anno da professionista, un altro gradino verso l'alto, verso il trasferimento in Europa, il sogno fin da bambino. Su di lui ci sono soprattutto club tedeschi e belgi, non è da escludere un trasferimento già nel 2024.

    GRAZIE A UNA CALCIATRICE - Nato a Ube, nella prefettura di Yamaguchi, inizia a giocare alle elementari con il fratello maggiore, dopo un passaggio nell'Hara Soccer Sports Boys Club entra a far parte dell'Accademia JFA di Fukushima grazie a... un servizio in tv. L'approfondimento in questione è su Yoko Tanaka, calciatrice giapponese, pilastro della Nadeshiko, cresciuta proprio all'Accademia JFA di Fukushima, Mito rimane affascinato e così, su invito dei genitori, che faticano a trovargli un club professionista vicino a casa nel quale poter crescere, sostiene e supera il provino di ammissione. Da quelle parti resta sei anni, nel 2021 non si concretizza il trasferimento al Sanfrecce Hiroshima, club per il quale fa il tifo, così accetta l'offerta dell'Albirex Niigata, con il quale vince una J-League 2 e conquista una tranquilla salvezza.

    'SEMBRA MESSI' - Nel giro delle selezioni giovanili giapponesi dall'under 15, Mito ha giocato un Mondiale Under 17 e ora è uno dei punti di forza della selezione dell'Under 23 che sogna l'OIimpiade di Parigi. Nel test amichevole di ottobre vinto 5-2 contro i pari età l'Argentina si è preso la scena con un dribbling nello stretto più accelerazione che ha spinto il telecronista a urlare "Sembra Lionel Messi". Di strada ne deve fare molta, ma la facilità con la quale salta l'uomo è impressionante. Così come il margine di crescita.
     

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