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    Sembra l'Inter di Conte: Marotta fa i miracoli e va 'all-in', senza pensare al futuro

    Sembra l'Inter di Conte: Marotta fa i miracoli e va 'all-in', senza pensare al futuro

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Dybala alla Roma e Bremer alla Juventus. I tifosi dell’Inter non l’hanno presa bene, convinti e non a torto che si siano rinforzate due concorrenti per lo scudetto, perché l’argentino doveva essere l’uomo in più per l’attacco nerazzurro, mentre il brasiliano sembrava il sostituto ideale per Skriniar, considerato in partenza. Come non detto, invece. A conferma del fatto che le vie del mercato sono infinite e soprattutto che gli acquisti sono tali soltanto quando sono ufficiali, salvo ulteriori sorprese la squadra nerazzurra ripartirà con la stessa difesa e con lo stesso attacco con cui Conte vinse lo scudetto: Skriniar-De Vrij-Bastoni dietro e Lautaro-Lukaku davanti. Come base di partenza non è male, anche se era lecito sperare in qualcosa di più, soprattutto in prospettiva.

    La conferma di Skriniar, infatti, implica il suo rinnovo di contratto e ovviamente non al ribasso, mentre il centravanti belga andrà valutato alla fine della prossima stagione, non soltanto a livello tecnico ma soprattutto a livello economico, visto che è tornato a casa soltanto con la formula del prestito e non a titolo definitivo. Ciò significa che l’Inter punta più al presente che al futuro con una tattica da “all in”, per vincere subito e poi si vedrà. E’ vero che Marotta sognava Dybala, che conosce bene, anche per dimostrare indirettamente alla Juventus che aveva fatto male a non credere più in lui, mentre Inzaghi non ha mai speso una parola a favore dell’argentino. Ma soprattutto è vero che l’amministratore delegato dell’Inter è stato costretto a rispettare le disposizioni della proprietà e siccome la famiglia Zhang ha posto limiti precisi, in assenza di cessioni per fare cassa, Dybala è rimasto un frutto proibito.

     questo punto, in compenso, Inzaghi non avrà lo scomodo problema di far coesistere Lautaro, Lukaku e Dybala, o di lasciare fuori a turno uno dei tre, con il vantaggio di possedere comunque due ottime alternative per il centrocampo, come Mkhitaryan e Asllani che tra l’altro ha già bene impressionato nell’amichevole contro il Monaco. Senza scordare l’arrivo del secondo portiere Onana, come lussuoso vice-Handanovic, che offre sicuramente più garanzie di Radu. Se poi davvero Skriniar rimarrà, come in fondo desidera anche lui, in teoria manca soltanto un difensore di scorta in più, per sostituire il capitano non giocatore Ranocchia, passato al Monza. Tutto sommato, quindi, l’Inter è completa e non è male, anche se poteva essere ancora migliore. In fondo Inzaghi ha un anno in più di esperienza sulla panchina nerazzurra, conosce benissimo la squadra e dopo avere lasciato via libera al Milan di Pioli potrà contare sulla voglia di rivincita sua e dei giocatori. Se poi Marotta gli farà qualche regalo in extremis, sarà ben felice.

    Ma se la proprietà non darà il via libera per altri acquisti, i tifosi non devono prendersela con Marotta che ha già fatto salti mortali per rinforzare l’organico. E poi c’è l’esempio del Milan, che un anno fa era partito a fari spenti ed è riuscito a vincere lo scudetto a sorpresa. Perché non conta quello che si dice in luglio e agosto, ma quello che succede in maggio…

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