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    Seedorf: 'Milan, umiltà per ripartire'. E Balotelli chiede scusa ai tifosi VIDEO

    Seedorf: 'Milan, umiltà per ripartire'. E Balotelli chiede scusa ai tifosi VIDEO

    A Sky Sport ha parlato il tecnico del Milan Clarence Seedorf dopo la netta confitta casalinga rimediata contro il Parma. A fine partita c'è stato un incontro tra tifosi e alcuni componenti della squadra, a cui ha presenziato anche lo stesso allenatore olandese. Ecco chi era presente, oltre Seedorf, all'incontro con i tifosi: Kakà, Bonera, Balotelli, Abate e Seedorf. Quella della Sud prevede i principali esponenti del direttivo della CurvaSecondo quanto rivelato da Gianluca Di Marzio Mario Balotelli avrebbe chiesto scusa per il suo rendimento.

    Ecco le parole di Seedorf: "Sono sempre situazioni delicate, è stato un confronto pacifico tra persone che hanno a cuore questa maglia e questa società. Vogliamo tutti il bene di questa società in un momento in cui le cose non vanno bene. Il confronto è stato molto pacifico. Sono stato fuori un attimo solo per assistere, ci sono anche cose positive perché da parte di tutti c'è grande rispetto per la maglia. Anche al Botafogo ho vissuto un periodo simile, la nostra squadra è pronta a reagire. La gara di oggi è stata complicata con quell'episodio dopo cinque minuti, poi siamo stati bravi a recuperare il 2-2 anche se alla fine siamo stati costretti a subire un'altra sconfitta. Dopo l'Atletico i tifosi hanno applaudito la squadra e la prestazione, è chiaro che i risultati fanno parte del gioco. Credo che la squadra abbia dato anche oggi tutto quello che aveva, provando a recuperare una gara che era iniziata malissimo".

    Ancora sulla gara: "Dopo il primo tempo ho cercato di dire ai miei calciatori di crederci perché spesso ho visto squadre portare a casa risultati importanti in dieci. Abbiamo provato a restare compatti e a non subire contropiedi. Dopo 6' abbiamo dovuto cambiare tutto e non posso dare giudizi, abbiamo cercato di dare spazio a chi stava meglio e a chi aveva recuperato dalla sconfitta di Madrid. Ci sono tanti aspetti da valutare, io difenderò questi colori fino in fondo con i ragazzi e la società. Dobbiamo guardare avanti senza ricercare colpevoli, quando le cose girano in questo modo è fondamentale l'impegno e un po' di attenzione in più. Dobbiamo guardare avanti e continuare a crederci, voglio tirare fuori il meglio dai miei calciatori e poi costruiremo sicuramente una squadra competitiva per l'anno prossimo".

    Sulle critiche: "La mia umiltà e il lavoro che faccio tutti i giorni parlano per me, non ho mai detto cose arroganti. Ho tante certezze per aver vissuto tanti anni in questo mondo, so cosa stanno vivendo i ragazzi in questo momento. Accetto le critiche se obiettive. Abbiamo dimostrato sempre umiltà, cerchiamo di essere obiettivi".

    Successivamente Seedorf ha parlato anche a Mediaset Premium: "E' stato un incontro pacifico e breve, loro hanno espresso i loro sentimenti. Hanno il Milan nel cuore e alla fine ci siamo capiti. Partiremo con un progetto nuovo che dovrà portare nuovamente il Milan in alto, mentre in questa stagione dobbiamo onorare il campionato fino alla fine. Qui c'è bisogno di tempo per cambiare tante cose e dobbiamo continuare a lavorare duramente. La vita a volte è difficile e serve tenacia per uscire fuori da questa situazione. Ho preso in mano una situazione difficile e sto cercando di fare il massimo in questa stagione sapendo che stiamo guardando al futuro per ricostruire una squadra competitiva. Io sono responsabile del presente, non del passato, non mi tiro indietro in questo momento difficile e cercherò di migliorare la situazione da qui a fine stagione. Nei prossimi anni miglioreremo gradualmente e credo che quello che ha fatto la Juve dopo la retrocessione possa essere un esempio da seguire. Serve intelligenza e sapienza per uscire da questo momento e costruire una squadra adeguata: servono giocatori giusti che possano entrare nel complesso del progetto e non è detto che questi debbano essere i più forti in assoluto".

    Sulla reazione della squadra: "Serviva un altro tipo di gestione dopo il pareggio e abbiamo preso subito il gol. C'è stato un eccesso di generosità e di voglia di andare alla caccia della vittoria nonostante l'uomo in meno. L'espulsione iniziale ha fortemente indirizzato la gara perché non abbiamo potuto fare quello che avevamo studiato in settimana".

    Sui problemi del Milan: "Stiamo lavorando su tante cose: come gruppo manca qualche aspetto e altri vanno rafforzati anche a livello di singolo. Serve tanto lavoro a livello individuale e di squadra. Serve fiducia e autostima e i risultati non ci stanno aiutando affatto. Vincere con la Juve avrebbe potuto dare una scossa positiva. Fisicamente stiamo bene e stiamo recuperando diversi giocatori e oggi si è visto".
     
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