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    Seedorf: 'Mai ricevuto ultimatum, non ho detto che la squadra va cambiata' VIDEO

    Seedorf: 'Mai ricevuto ultimatum, non ho detto che la squadra va cambiata' VIDEO

    L'allenatore del Milan Clarence Seedorf ha risposto così alle critiche sollevate dagli organi di stampa negli ultimi giorni, che hanno messo fortemente in bilico la sua posizione in vista della prossima stagione: "Due giorni fa ho sentito Galliani - ha dichiarato a Milan Channel - e abbiamo programmato questo incontro. Sono contento di vedere che la società è sempre vicino al tecnico e alla squadra in tutti i momenti. Questa è al forza di questo club e stiamo lavorando per uscire dalle difficoltà. Il mio carattere mi ha portato ad avere grandi successi. Con il lavoro, l'impegno e la mia personalità sono convinto di poter costruire una carriera anche da allenatore. Ma io devo ancora fare tanto, ho bisogno di tempo, l'esperienza di Galliani mi sarà molto utile".

    TANTI ALLENATORI DI FRONTE A ME - "E' stata una bella settimana di lavoro e i ragazzi hanno reagito bene. Speriamo di far vedere la stessa reazione domenica in campo. Ci troveremo davanti una squadra con giocatori importante: dobbiamo dare il massimo. Sono molto motivato e convinto che la squadra farà meglio, che i risultati miglioreranno: è nell'interesse di tutti. Non ho mai detto che la squadra è da cambiare. Con il mio carattere, la personalità e le doti che ho posso costruire qualcosa di importante come allenatore. La mia convinzione è che l’impegno darà i suoi frutti, sapendo che la situazione è difficile. L'incontro con Galliani? E' stato molto costruttivo, gli ho chiesto di starmi vicino. Non sono venuto qui per fare da solo, perché mi manca esperienza. Sono contento che Galliani mi sia vicino con la sua esperienza. Balotelli e Pazzini non partono insieme? Ci sono tanti allenatori seduti qui (rivolto ai giornalisti, ndr)... Sento lo spogliatoio in mano al 100%".

    NESSUN ULTIMATUM - "Nessun giocatore è stato da Berlusconi e io non ho ricevuto nessun ultimatum. Io non sono responsabile di quello che ho ereditato, sono responsabile da quando ho firmato il contratto. Io sono assolutamente responsabile da quando sono arrivato. non posso essere responsabile dello stato fisico della squadra, perché è stato costruito 11 mesi fa. Ho riflettuto molto prima di lasciare la mia carriera da calciatore, sono contento che ho lasciato qualcosa di bello in Brasile e mi fa piacere di avere supporto da là: spero di fare meglio nelle prossime gare. Non credo che ci sia gente contro di me al Milan, al massimo a favore di loro stessi. Il mio compito è avere una squadra competitiva e su questo cerco di focalizzarmi. Cosa è migliorato con me? L'aspetto fisico, hanno fatto cose che fino a un mese fa non si potevano fare. E poi la mentalità, la forza di reagire".
     

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