Seedorf, che stoccate al Milan: 'Pato gestito male e quel 10 a Boateng...'
C’è anche il Milan tra gli argomenti toccati da Clarence Seedorf nell’intervista alla Gazzetta dello Sport-Extra Time e ripresa dal sito canalemilan.it. Parole pesanti e mai banali quelle del trequartista olandese, soprattutto nei confronti della società per come ha gestito la vicenda Pato (dato in partenza verso il Corinthians) e della scelta di affidare il numero 10 a un giocatore non all'altezza come Boateng.
“Il Milan non ha lo stadio, quindi non ha un modello di business. Deve pagare l’affitto. Un mio ritorno al Milan? No. Non torno sulla decisione di andare in Brasile. El Shaarawy non mi ha sorpreso, me l’aspettavo. Anche l’anno scorso era forte, solo che non giocava quasi mai. Stephan è serio, si impegna e quella cosa sulla sua testa…vabbè, io ho sempre detto che tutti devono avere libertà di esprimersi. Il Milan però non deve fare come con Pato, fatto diventare il giocatore principale quando aveva tutto da dimostrare. El Shaarawy a 20 anni non può essere il trascinatore. Chi può esserlo? Non lo so, adesso voglio parlare di El Shaarawy. Se è pronto per il numero 10? Ma il mio 10 l’ha già preso qualcun altro…“
“Ibra erede legittimo del 10 e Boateng molto meno? Chi lo pensa può commentare così. Alla fine sono i piedi che diranno se un giocatore vale la maglia. Più grave perdere Ibra o Thiago Silva? Thiago, perché una grande squadra comincia dalla difesa. Serve altro? Ibra è determinante ma non migliora necessariamente la squadra. In attacco faceva tutto lui, ne dribblava due-tre. E quando era fuori, negli anni passati, il Milan non ha quasi mai perso. Diciamo che con Ibra puoi buttare la palla avanti sapendo che ci penserà lui, Thiago è più funzionale alla squadra“.