Se ti dai malato solo un giorno a settimana, 200 euro di premio. Hai abortito? Ti punisco con una lapide
Cosa vuoi che siano 200 euro, pure lordi. Eppure questo premio minimo in quantità è forse il massimo concepibile quanto a qualità negativa. Me la son tenuta in frigo un paio di giorni in più la storia dell'Ama di Roma e di Gualtieri sindaco che contro la monnezza mobilita un esercito di disertori. Perché andava consumata non in fretta, delibata tutta. Infatti hanno provato a rimangiarsela, balbettando che riguarda solo i permessi e non l'assenteismo da malattia. Dal 22 novembre al 9 gennaio sono 48 giorni. E allora? Sette settimane dal 22 novembre al 9 gennaio. Togli, come da accordo Comune-Ama-Sindacati, normali e dovuti riposi e giorni festivi, ne restano di giorni potenzialmente lavorativi circa 30. Bene, per i dipendenti Ama (azienda pubblica raccolta e smaltimento rifiuti) ci sono 200 euro (lordi) di premio se in questi 30 giorni si danno malati o altro per "soli" cinque giorni. Cioè un premio se ti dai malato "solo" un giorno ogni cinque di lavoro.
Il premio ovviamente cresce a 260 euro se ti dai malato solo tre giorni su trenta e diventa di 360 euro se lavori niente meno che tutti i giorni lavorativi dal 22 novembre al 9 gennaio, prestazione che evidentemente Ama e nuovo sindaco di Roma Gualtieri considerano eccezionale. Infatti ulteriore premio era stato concordato se Ama nel periodo suddetto avesse fatto registrare un calo del 10% del tasso abituale di assenteismo pari al 14% quotidiano. Tralasciando il fatto che le ultime 260 assunzioni in Ama tutte prevedono il non essere addetti a raccolta e smaltimento rifiuti, tralasciando la diffusissima (1.500 circa su 4.000) categoria in azienda di "idoneità parziale" alle suddette mansioni (cosa vorrà mai dire?) tralasciando la accertata debolezza socio sanitaria dei parenti dipendenti Ama (qui uno dei più massicci ricorsi in Italia a permessi per legge 104)...Tralasciando pure la monnezza che sempre in strada è, tutto bene, tutto ok .Come maldestramente fa dire neo sindaco Gualtieri, è solo un accordo Comune-Ama-Sindacati per un incentivo. Tutto ok, alla sola condizione di ammettere pubblicamente che in Ama di solito si lavora in modo che merita un premio chi si dà malato o in permesso solo un giorno a settimana.
Hai abortito? Ti punisco con una lapide.
I cimiteri sono un'istituzione per i vivi e forse memore di questa funzione cimiteriale un senatore di Fratelli d'Italia ha presentato proposta di legge per cimiteri e sepolture obbligatori per i feti, per i non nati. I morti e quindi anche i feti e i cosiddetti non nati non sanno che farsene dei cimiteri, ma i vivi sì che sanno come usarli e a quale funzione destinarli. Fratelli d'Italia (il senatore non è solo nell'impresa) il cimitero obbligatorio dei non nati lo vuole a futura e imperitura memoria e punizione per chi ha abortito. Una obbligatoria cassetta a cura e spesa della Asl locale con sopra la data dell'aborto e dentro, obbligatoriamente, la prova dell'aborto. Anche se la donna non vuole, anche se il compagno insieme a lei non vogliono, la cassetta esponi aborto deve essere obbligatoria per legge e a spese delo Stato che ne dispone la pubblica esposizione. Curiosa questa cultura della destra (non certo solo italiana) quando si tratta di corpo, del corpo degli umani. Ne rivendica l'inviolabilità totale da parte dello Stato e di chiunque se si tratta di vaccini. Qui la destra si fa martire ed eroina della assoluta libertà di scelta individuale, fosse anche a costo di danno collettivo. Se invece si tratta del corpo di donna incinta, allora la destra è per il supremo diritto dello Stato di obbligare a partorire. Se non riesce nell'obiettivo primario, allora la destra è per il cimitero dei non nati a eterna vergogna di chi ha abortito. Obbligo o semi obbligo di vaccino sono intollerabili violenze dello Stato sul libero corpo dei cittadini, invece obbligo a partorire e cimitero obbligatorio dei non nati sono sante disposizioni che lo Stato impartisce al corpo dei cittadini, soprattutto cittadine che sono (secondo natura?) più incaute nel disporne. Curiosa questa via, come dire, biforcuta della destra quanto a cultura della libertà del corpo.
Animali, Francia da imitare. Un piccolo grande perché viene dall'India.
La Francia ha appena varato legge per cui dal 2024 non ci potranno essere più cuccioli di cani e gatti in vetrina e in vendita nei negozi. In sette anni poi dovranno sparire animali usati come attrazioni in circhi e acquari. E diventa reato (non più contravvenzione) uccidere un animale domestico. Inoltre stop ad allevamenti al solo scopo di ricavarne e commercializzare pellicce. Perché Francia da imitare? Un piccolo grande perché viene nello stesso giorno della legge francese da una cronaca dall'India: a Mumbai una neonata, cinque giorni di vita, era stata abbandonata nello scolo di una fogna, probabilmente perché femmina e una figlia femmina spesso in India è vissuta come insostenibile disgrazia. Un gruppo di gatti, non dubitiamo tra loro vi fossero gatte, ha cominciata a miagolare insistentemente. Loro, i gatti, non buttano via cuccioli e trovano innaturale farlo al punto da chiamare e chiamare e chiamare fino a che qualcuno non si prende cura del cucciolo. Lo fanno sempre e dovunque i gatti e soprattutto le gatte, anche nelle nostre case quando un cucciolo piange chiamano i genitori umani. Ecco un piccolo grande perché imitare la legge che hanno varato i francesi.
Entro l'inverno...
E il Covid, non ci dai oggi il nostro Covid quotidiano? Eccolo nel titolo del Corriere della Sera apertura home alle 14.00 di lunedì 22 novembre: "Ministro della salute tedesco: entro la fine dell'inverno tutti vaccinati, guariti o morti".