Non è che la partita di Nantes valga in sé e per sé 100 milioni, ma allo stato attuale delle cose dalla partita di Nantes passa la possibilità di arrivare a un bottino pure superiore ai 100 milioni. Questo perché superare i playoff rappresenta una via indispensabile per provare ad arrivare fino in fondo in Europa League, tra premi diretti, martket pool e botteghino per la Juve si tratta di una cifra compresa tra i 25 e i 30 milioni, quanto servirebbe per tamponare gli effetti dell'eliminazione anticipata in Champions. E finché la classifica continuerà a recitare quel -15, proprio la vittoria dell'Europa League rappresenta la via per partecipare alla prossima Champions, che in caso di passaggio agli ottavi garantisce circa altri 80 milioni più gli incassi di botteghino: tutto in tal senso è sempre molto variabile, in casa Juve regna la convinzione di poter vincere l'appello al Collegio di Garanzia del Coni ma resterebbe comunque da affrontare il secondo filone su cui sta lavorando la Procura Federale (manovre stipendi e non solo), con la stessa Uefa in attesa di capire come e se intervenire. Uno scenario complessivo che non può che riflettersi anche sul mercato, una Juve senza Champions avrà bisogno di rivedere completamente strategie che già sono votate al contenimento dei costi. E il sacrificio principale potrebbe davvero rispondere al nome di Dusan Vlahovic, uno che già a gennaio è stato avvicinato con particolare insistenza dai club di Premier (Manchester United su tutti, ma anche Arsenal e Chelsea), un pressing arginato più dalla pubalgia che non dalle alte richieste del club bianconero, ma anche dalla decisione finale del suo entourage di aspettare fine stagione per valutare l'intero mercato internazionale e non solo quello di chi si trovava a dover far fronte alle emergenze seppur ricchissimo. Resta una partita tutta da giocare quindi quella legata a Vlahovic, tra le opzioni ovviamente anche la permanenza in bianconero. Ma se dovesse davvero partire? EREDE DESIGNATO – A quel punto la Juve intanto si troverebbe con almeno 90-100 milioni in più, al di là del fatto che il mercato in uscita sarà comunque attivissimo tra addii annunciati e giocatori già in prestito. Relazione dopo relazione, intanto, l'area mercato bianconera ha ormai promosso un giocatore su tutti, in grado di rispondere perfettamente alle linee guida del nuovo corso: giovane, forte, pronto. Un identikit che porta dritto a Rasmus Hojlund dell'Atalanta. Si intensificano infatti i rapporti positivi sul centravanti classe 2003 danese, nel caso in cui la Juventus dovesse davvero individuare l'erede di Vlahovic gli sforzi del club bianconero sarebbero orientati su di lui. Già mossi i primi passi con l'entourage, sondaggi per ora esplorativi o poco più: la valutazione sta lievitando, acquistato in estate per oltre 15 milioni ora vale almeno tre volte tanto, gli interessamenti (tra gli altri) di Arsenal, Dortmund e Real Madrid complicano la corsa e impongono valutazioni rapide in casa Juve. Dove ci si sta convincendo che nel caso in cui partisse Vlahovic allora l'erede perfetto potrebbe realmente essere Hojlund. Per quanto sia già un obiettivo tutt'altro che semplice da raggiungere.