Romamania: ora niente figurine, si deve puntare tutto su Schick
Considerando i nomi che girano, a questo punto temo più le ipotesi, seppure remota, del mercato in entrata che in uscita, in particolar modo se i nomi che girano rimbalzando un po' ovunque, sono quelli che poi potrebbero materializzarsi. Chiaro, si tratta di un giochino da fare tra amici, perchè basta un ripensamento del Chelsea o un «no» di Dzeko per far saltare il banco. Sulla eventuale cessione del bosniaco cerco di non dilungarmi, perchè sarebbe piuttosto evidente la delusione per l'ennesimo ridimensionamento della rosa, tenendo conto del 'quasi fatto' con i Blues per Emerson Palmieri e le cessioni in estate di Salah, Rudiger e Paredes. Considerando che per sostituire Dzeko hai Defrel (19 gol in 60 partite al Sassuolo) praticamente mai provato nel ruolo di centravanti e Schick che è all'abc nella sua avventura romana, beh, ecco che un sostituto di peso e d'esperienza per centrare il quarto posto, sarebbe necessario. Chi? Non Babacar del quale sento parlare e precario da un bel po' nella Fiorentina. Non (per carità!) Sturridge, che nelle ultime quattro stagioni ha collezionato 3000 minuti circa in campo, segnando 17 gol. E Batshuayi? Altro giovinotto di bellissime speranze, ma non oltre questo, con 353 minuti in Premier League conditi da due gol. E si ritorna a quelli che hai già a disposizione. Senza contare che serve (come il pane) un terzino destro, visto il Bruno Peres del Meazza e il solito immenso sacrificio di AleFlorenzi. Tornando all'attacco - e considerando che al primo anno in cui la qualificazione diretta Champions si prende non più con il secondo posto ma con il quarto, la Roma corre tra quarto e quinto (strano no?) - io a questo punto farei 'All in', per dirla come un campione del poker, su Schick, vada come vada, senza andare a chiedere in prestito gente che può essere utile, ma non risolverti i problemi. Vuoi mettere? Magari segna a raffica e con grande gioia quando riaprirà il mercato, lo si potrà vendere a peso d'oro. Sono queste le vere soddisfazioni.