Scudetto 2006:| Abete chiede aiuto
Possibile revoca del titolo, si cerca un supporto legale.
Scudetto 2006: Abete chiede un aiuto esterno.
Al tema più scottante, ieri, i consiglieri federali hanno prestato le orecchie per pochi minuti. Dello scudetto avvelenato, ha parlato il presidente della Figc Giancarlo Abete, senza che si creasse un contraddittorio in sala. Nelle cartelline distribuite lungo il tavolo di via Allegri erano conservate le 72 pagine con cui il procuratore Palazzi ha messo tutti spalle al muro. In controtempo sono finiti anche gli astensionisti, che pure hanno ribadito, a margine del vertice nel Palazzo del pallone, le proprie posizioni: resta nutrito il partito di chi non ne vuol sapere di votare nel prossimo consiglio del 18 luglio.
Eppure l'ipotesi che per quella data le componenti saranno chiamate ad esprimere una preferenza resta ancora la più probabile: decisivi saranno i colloqui che Abete intratterrà con i singoli consiglieri nei prossimi giorni. Ma per certi «approfondimenti tecnici» i vis à vis non saranno sufficienti: il responsabile della Federcalcio dovrebbe infatti avvalersi di un supporto legale, un parere per arrivare ad un quadro più nitido, per decidere quale strada intraprendere. Per rispondere in definitiva al quesito di questi giorni: è opportuno che i consiglieri si facciano carico della madre di tutte le responsabilità? O potranno fare come gli struzzi?
Il rischio del Commissariamento, Abete ha tenuto a scartarlo in modo deciso, perché «il consiglio opera in pienezza di poteri, avendo anche recuperato la piena collegialità». Tredici giorni dovranno bastare per «lavorare con un approfondimento di merito e arrivare il 18 ad esprimere una posizione. Lo possiamo fare, lo faremo».
Se la sfuriata di Moratti ha lasciato il segno, nel cuore del responsabile della Figc, non è dato saperlo. Il clima è rovente, l'uomo - con Palazzi - più tirato per la giacchetta del calcio italiano preferisce gettare acqua sul fuoco. Lunedì il patron nerazzurro aveva etichettato come «stupide» le considerazioni delle Procura Federale su Giacinto Facchetti. Abete si produce in una serie di dribbling stile Messi: «Le sue dichiarazioni non sono lesive, tutti hanno la libertà, o il diritto-dovere di esprimere delle posizioni. Siano di critica o di supporto o negative, le posizioni sono tutte legittime».