Scoppia il caso Roma-Napoli: sarà inversione di campo? Ma che figura!
Roma-Napoli, in programma il prossimo 19 ottobre, potrebbe diventare Napoli-Roma. La Lega di Serie A infatti starebbe lavorando all'ipotesi dell'inversione di campo nel caso il prefetto decida di rinviare la partita per motivi di ordine pubblico (per quello stesso giorno infatti è prevista una manifestazione dei cosiddetti 'No Tav').
Rudi Garcia, tecnico giallorosso, oggi in conferenza stampa ha posto il problema: "Il rinvio di Roma-Napoli dopo la sosta? No, dobbiamo giocare: non possiamo stare fermi tre settimane, o fare tre trasferte". La sua squadra infatti, in caso di rinvio, resterebbe 22 giorni senza giocare una partita vera, mentre in caso di inversione del campo disputerebbe tre gare di fila fuori casa.
Il problema è costituito dal fatto che, fino a dicembre inoltrato, non ci sono 'finestre' disponibili e comunque entrambe le società non gradirebbero un lungo rinvio. Con l'inversione di campo invece si ovvierebbe almeno a questo problema.
Resta da chiedersi, però, se una manifestazione di piazza (pur con tutti i problemi di ordine pubblico che potrebbe portare), sia sufficiente per rinviare (o spostare di sede) un match così importante come Roma-Napoli. Nei principali campionati europei, un caso simile non si è mai verificato. Oppure, in casi analoghi, sono state prese contromisure per tempo, senza arrivare a poco più di tre settimane dal match senza che sia stata presa una decisione.
E forse la differenza fra la Serie A e la Premier, o la Bundesliga, è determinata anche dalla gestione di queste situazioni. Non si sa come, ma il calcio italiano si fa sempre trovare impreparato di fronte a situazioni di questo tipo, rischiando brutte figure.