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Scontro con Mourinho, Lotito: 'I ruoli vanno rispettati. Prenderlo alla Lazio? Mai dire mai'
OGNUNO RACCOGLIE QUELLO CHE SEMINA - "La partita finisce al 90’, sul campo si può essere avversari ma una volta finita la partita è finita. Io mi sono fermato per capire quello che stesse accadendo, in una situazione non normale. Non gli ho mai detto che non poteva stare là, ma solo che ero il presidente della Lazio. Se prima poteva non avermi riconosciuto, poi errare è diabolico. Nella vita ognuno raccoglie quello che semina".
NESSUNA MANO - "Con Mourinho non ci siamo dati nessuna mano perché io non ho discusso con nessuno, è un problema di ruoli che vanno rispettati, quando uno non li rispetta significa che non rispetta le regole. La partita era Lazio-Roma, la Roma era ospitata. È come se lei a casa sua arriva un ospite e si comporta in una certa maniera. Prendere Mourinho nella Lazio? Mai dire mai, ma i caratteri non penso siano confacenti".
LA VITTORIA NEL DERBY - "Il derby l’ho festeggiato senza troppa enfasi perché le partite si vincono e si perdono, quello che conta è il carattere che si mette sul campo, l’atteggiamento della squadra è stata la grande soddisfazione. A questo si aggiunge un grande tifo e una grande passione dei tifosi. Un bicchiere di vino per festeggiare? Sono a dieta e non posso fare eccessi, sto cercando di dimagrire perché mi sono ingrassato troppo. Sono aumentato parecchio e sto cercando di diminuire soprattutto per motivi di salute. Il calcio non è solo risultato sportivo o economico. Quando entrai in questo sistema dissi che il calcio era didascalico e moralizzatore. Al di là del risultato sportivo, noi siamo portatori di aspetti morali che sono alla base del nostro sistema. Io tifoso della Roma? Tutto falso, lo hanno inventato per deligittimarmi. Io sono laziale da quando avevo cinque anni".