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    Sconcerti a CM: 'Russia fuori dai Mondiali? Scelta troppo drastica. L'Inter ha sottovalutato il ko col Liverpool, Conte si sarebbe incazzato'

    Sconcerti a CM: 'Russia fuori dai Mondiali? Scelta troppo drastica. L'Inter ha sottovalutato il ko col Liverpool, Conte si sarebbe incazzato'

    • Furio Zara
    Sconcerti, partiamo dall’attualità: Fifa e Uefa hanno sospeso la Russia dal Mondiale e i club russi dalle coppe. Che ne pensi?
    "Sinceramente non so cosa pensare. Bisogna stare attenti, per non fare confusione. Faccio un esempio: se ho un amico russo e ci vado a cena sono un traditore? C’è da tener conto di tutto il popolo russo, anche e soprattutto di quello che protesta contro la guerra. Mi piacerebbe che fosse meno drastica tutta questa faccenda, messa così mi sembra una discriminazione. Se il direttore della Scala si dichiara nazista e a favore della guerra, allora è corretto cacciarlo o sospenderlo, ma quando colpisci un sacco di persone, si rischia di ottenere la reazione opposta".

    Parliamo di calcio. L’Inter è stanca, appesantita da una realtà che non aveva previsto.
    "Io penso che sia stata sottovaluta la sconfitta col Liverpool, perché da parte di tutti - da Inzaghi alla dirigenza - c’è stata una corsa alla consolazione. E’ come andare ad un esame preparatissimo e sentirsi dire: non è pronto, torni un’altra volta. E i giocatori questo lo avvertono, molto meglio di noi davanti alla tivù. Ho l’impressione che quello sia stato un momento psicologico molto forte, soprattutto per i giocatori di più qualità: Barella, De Vrij, Calhanoglu, e sono loro i più provati da questa nuova situazione".

    Conte avrebbe reagito in maniera diversa.
    "Conte si sarebbe incazzato per l’atteggiamento consolatorio avuto da tutti. All’Inter si sono detti: li abbiamo spaventati. Embè? Ma alla fine hanno vinto loro".

    Questo è stato un weekend pro-Napoli.
    "Il Napoli a Roma nel primo tempo ha subito troppo, meglio nella ripresa. Forse è la squadra più equilibrata. Non gioca mai male".

    Ma non gioca mai benissimo.
    "E’ vero, ma questo è un campionato relativo, e anche la forza del Napoli è relativa alla qualità delle avversarie. Questo è un Napoli che comunque ha problemi a vincere le partite perché mancano i gol delle ali. Gioca un bel calcio medio, forse il migliore. Insigne ha segnato un solo gol su azione, Politano pure è fermo a uno. Per trovare il gol devi alzare i centrocampisti - Zielinski e Fabian Ruiz - e questo ti espone. Ma il Napoli è una squadra audace, costruita bene, ed è sicuramente merito di Spalletti. Il calcio è semplice: quando le squadre giocano bene è sempre merito dell’allenatore".

    Credi al ritorno della Juve?
    "Non lo so, può anche vincerle tutte e magari potrebbe non bastare. Quello che voglio dire è che non dipende dalla Juve".

    Allegri elogia Vlahovic per la personalità e la fame agonistica.
    "Certo, Vlahovic è decisivo: dallo a una delle prime tre e quella vince il campionato. Siamo davanti a un giocatore diverso, che tra l’altro si adatta a qualunque cosa. Ha giocato con Iachini, che gli preferiva talvolta Cutrone, ha giocato con Prandelli, con Italiano e ora gioca con Allegri. E’ fortissimo. E’ un giocatore che va oltre la Juve, così come succede ai grandissimi. Dicevamo un tempo: la Juve di Charles e di Sivori, poi la Juve di Platini".

    Oggi Dino Zoff compie 80 anni: mi regali un pensiero?
    "Siamo stati tanti anni insieme, ricordo che ai Mondiali di Spagna - quando gli azzurri decisero il silenzio stampa - toccò a lui, e sembra un paradosso, parlare con i giornalisti, al suo modo, con borbottii. Guarda, di ricordi ne ho tantissimi, te ne dico uno che ha fatto piacere a me: dopo una finale di Champions di qualche anno fa, lui mi chiamò e mi disse: ma lo sai Mario che mi hai fatto capire la partita. Beh, detto da Zoff, la prendo come una gran bella soddisfazione".

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