Sconcerti a CM: 'Pirlo senza idee, neanche con Sarri una Juve così. Inter? Soliti problemi, Conte rovina il mercato'
"Deve ritrovare la squadra, non mi è chiara l’idea di gioco di Pirlo. Se uno guardava il derby di Milano e poi vedeva la Juventus c’era un abisso. A Crotone non c’è mai stato il segnale di una squadra. Io credo che l’espulsione di Chiesa sia stata eccessiva, ma la Juve non c’è mai stata. Non ho mai visto una Juve così, non certo con Sarri".
Pensi che ci sia qualcuno che lo rimpiange?
"Non so se lo rimpiangono, ma sottotraccia c’è una grande preoccupazione. Certo, in questi casi la preoccupazione in questi casi è un dovere. Io vorrei cercare di salvare Pirlo, ma paragonando questa Juve alla Juve degli ultimi anni si resta colpiti dalla diversità, è quasi una squadra opposta. Con Allegri e Sarri - al di là delle idee di gioco - era una Juve prepotente, la palla era sempre sua, c’era una qualità che oggi non si intravede. Niente processi, aspettiamo Pirlo, non è giusto fare pronostici dopo quattro giornate, ma la fotografia di oggi dice di una Juve che non è ancora una squadra".
Ibra decisivo a 39 anni: lui un fenomeno, ma è anche il segnale di un livello generale mediocre. Sei d’accordo?
"Sì, lo credo anch’io, ma la risposta la danno sempre gli altri. In questo momento la necessità di Ibra nel Milan è un confine per tutti. Col derby vinto il Milan ha superato un esame grosso contro una grande squadra: questo è un grande segnale. Ha passato tutta la settimana sotto la pressione e ha vinto, così si cresce".
E l'Inter?
"L’Inter non meritava di perdere, ci sono stati 30-40 minuti in cui ha comandato la partita. Però se poi vai a vedere, ecco che le due occasioni di Krunic e Kjaer vanno a legittimare la vittoria del Milan. Il Milan ha retto e ha rischiato di segnare ancora, quella è la differenza".
Credo che l'Inter sia comunque la squadra più attrezzata per vincere. Che ne pensi?
"Io credo che il Napoli sia altrettanto attrezzato. Per esempio ha una completezza di squadra e una verità di schemi che l'Inter non ha. E devono rientrare Insigne e Zielinski, due uomini fondamentali. L'Inter ha i soliti problemi. E sono quelli ormai da anni. Non c’è ancora uno che renda più leggero l'attacco e non c’è un regista che faccia girare la squadra. Brozovic è un ottimo giocatore, ma è una mezzala, non un regista. All’Inter arrivano ogni anno decine di giocatori, possibile sbagliarli tutti? Sono riserve alimentarie che si accumulano ma che nessuno mangia. Eriksen non gioca, Nainggolan neppure, Sensi nemmeno. E la responsabilità è anche di Conte. Credo che Conte stia seccando tante fonti di reddito della società".
La Roma ha sofferto il Benevento al di là del risultato finale, ma è indubbio che lì davanti abbia tantissima qualità.
"E’ vero da Dzeko a Mkhitaryan, passando per Pellegrini. E lasciami dire che Pedro è ancora un grandissimo giocatore, integro e decisivo".
Riparte la Champions. Cosa ci dirà?
"L’anno scorso l'Italia portò avanti tre squadre su quattro, restò fuori l'Inter. Ma alla fine non abbiamo vinto nulla. Credo andrà così purtroppo anche quest’anno. Anche se è vero che all'estero succedono cose strane, come il Liverpool che due settimane fa ne ha beccati sette dall'Aston Villa o una Liga con Real Madrid e Bracellona in ritardo. Credo in sostanza che il calcio senza pubblico alteri i valori".
L'ultima domanda sulla tua Fiorentina. Pare che Iachini possa saltare. E se arrivasse Sarri?
"A me piacerebbe molto vedere Sarri, ma non credo sia possibile. Sarri viene per un progetto di tre anni e la Fiorentina - se caccia Iachini - avrebbe sul groppone due allenatori: lui e Montella. La verità è che la Fiorentina è un po’ prigioniera della propria situazione".