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Sconcerti a CM: 'Napoli, per lo scudetto la trappola è una sola. Lukaku non sa gestirsi, Juve imbarazzante'
"E’ indubbiamente un vantaggio quello di poter disporre di molte soluzioni, guarda quello che è successo a Cremona con l’ingresso in campo di Simeone. Ma il Napoli, se parliamo di gioco, gioca meglio di tutti perché ha sempre almeno quattro possibilità di passaggio. Cosa che non vedo nelle altre squadre. Il Napoli ha una geometria semplice e ripetuta. Non mi meraviglierei che andasse molto lontano in Champions, non vedo grandissime squadre".
Quali insidie vedi per una squadra che non vince lo scudetto da più di trent’anni?
"Spalletti deve stare molto attento, Napoli sotto questo aspetto è una trappola. L’abbiamo detto tante volte: la città di Napoli ha una sola squadra, si parla solo di quello. Spalletti deve essere bravo a gestire la pressione".
La Juve è dentro una crisi lunghissima.
"Non c’è un progetto collettivo, sembra quasi che alla squadra non interessi vincere".
Non credo che i giocatori remino contro Allegri, semplicemente non danno nulla in più.
"Sono d’accordo con te, nessuno rema contro Allegri, ma nessuno riesce a dargli abbastanza. Certo che Allegri deve avere una reazione, perché i risultati sono terribili. La Juve ha un punto in più del Sassuolo, dieci in meno del Napoli: non è ammissibile, significa che per stare in quella posizione di classifica si può spendere anche molto meno. E non è da Juve".
Credo che la fotografia della crisi sia Bonucci che affronta in quel modo Diaz mentre si invola verso la porta: dà l’idea di essere un giocatore impaurito.
"E’ vero, lo vedi in ogni azione, la Juve non mette mai la partita sulla cattiveria. Oggi è una squadra imbarazzante. E’ stata costruita con un’idea e oggi è tutt’altro. I più in forma sono Rabiot e Milik, e nessuno dei due, per motivi diversi, avrebbe dovuto esserci. Poi lasciami dire una cosa: Kostic è un fantasma, non è mai entrato in un’azione seria, non lo vedo mai determinante, i cross sono banali. Il migliore da un punto di vista tecnico è Cuadrado, ma non ne ha più. Se la Juve non recupera qualcosa nel mercato, rischia di rimanere fuori dalla Champions ma seriamente".
Ma tu hai idea di dove sia finito Lukaku? Ha saltato il 75% delle partite tra campionato e Champions. Due anni fa con Conte saltò per infortunio una sola partita in tutto il campionato.
"Nel calcio ti devi gestire. Non puoi fare le cose che facevi a vent’anni e pensare di ripeterle. Non è un caso che siamo di fronte a tutti questi infortuni muscolari. Il giocatore normale dura di più, il campione invece dura meno: è una candela che brucia da due parti. A 33-34 anni pensi di poter fare quello che facevi a 27, ma ti costa il doppio. Credo che per Lukaku il problema sia questo".
Daniele De Rossi comincerà la sua avventura dalla Spal. Che allenatore può diventare?
"Mi aspetto che sappia motivare e organizzare una squadra, non certo che inventi uno schema alla Guardiola o un’idea di gioco innovativo, non ora almeno. De Rossi ha tanti pregi, come la classe, che ti porti dietro sempre. E ha un solo limite: ha vissuto soltanto di calcio. Se riesce a motivarsi come persona, può fare grandi cose".