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    ​Scommesse: la 'Full Monty' dei bookmakers, tra la racchetta del ping pong e gli aggueriti settantenni

    ​Scommesse: la 'Full Monty' dei bookmakers, tra la racchetta del ping pong e gli aggueriti settantenni

    Potremmo definirla la ’Full Monty’ dei bookmakers, costretti a racimolare quote qua e là nel sottoscala dello sport mondiale a caccia di eventi che, invece, non ci sono più. Sì, Full Monty perchè molti degli ’atleti’ protagonisti di questa storia e della lavagna dei bookmakers,  oltre a non essere di rango professionistico e protagonista in circuiti certamente non elitari del tennis tavolo, ricordano proprio i protagonisti del film. E sfoggiano una forma fisico-atletica in alcuni casi assai discutibile. Però, questo è il mondo dello sport in questo momento e la necessità di intrattenere passa per il poco calcio rimasto - Bielorussia, compreso il campionato riserve o le imperdibili partite taiwanesi -  e i rimpianti per ciò che non è, speriamo, torni presto. Per dire: domani sarebbe stata una gran giornata di calcio alla vigilia di Pasqua e una manna per chi si diverte con una scommessina: Milan-Juve, Lecce-Lazio e Verona-Inter per lo scudetto, Roma-Parma e Atalanta-Samp per la corsa alla piazza Champions. Giusto per dire. Per non parlare della stagione del grande tennis. E, altro che Federer o Nole Djokovic. No, la racchetta si restringe e si va sul tennis tavolo. Il ping pong. E gli eroi, racconta Agipronews, diventano quelli della Liga Pro russa o della Setka Cup ucraina, o quelli della TT Cup, sempre di scena in Ucraina. Una sorta di campionato di tennis tavolo non certo da elite della pallina ’leggera’. E scorrendo sul sito www.tt-cup.com  - c’è lo streaming per chi volesse seguire qualche match - si scoprono 46 pagine di centinaia di atleti di non primissimo pelo, come ad esempio Yuriy Abroskin, classe 1958 e un fisico che definire ’rilassato’ è poco. In ottima forma, invece, il settantenne Valeriy Giletko, 15 tornei alle spalle e agguerritissimo. Dalle foto, si capisce come molti di loro non abbiano sponsor e giocano con un look da domenica di riposo. Altro che tessuti tecnici, scarpe con grip ad hoc e racchette da centinaia di euro. Poi, certo, ci sono i giovani atleti, alcuni molto forti, ma è evidente come si respiri aria di dilettantismo puro. Le classi del torneo, a quanto pare, sono tre: la prima, dal nome assai pretenzioso, si chiama Champions League. Poi c’è la League Masters e la League Athletes. E tutti questi giocatori, dai più giovani ai settantenni, si sono ritrovati sulle lavagne delle quote improvvisamente, al posto di Neymar, Cristiano Ronaldo, Roger Federer, Rafa Nadal, Vettel e Hamilton, con qualche anno e magari un (bel) filo di pancia in più. Ma, che volete farci, questa è la Full Monty dei bookmaker al tempo del Coronavirus.
     

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