Giornata decisiva, in un senso o nell'altro, nella trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei giocatori professionisti. Per scongiurare il rischio di sciopero in Serie A, il presidente federale Abete ha convocato Beretta e Campana oggi a Milano.

"Mi auguro che finisca bene - ha spiegato Beretta - non solo perchè cerco sempre di essere ottimista, ma anche perchè nel merito dei problemi manca pochissimo per raggiungere un accordo nell'interesse dei club, dei calciatori e degli appassionati. Sarebbe una grande sconfitta per tutti non riuscirci".

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete ha spiegato: "Ascolterò le posizioni di entrambe le parti. Credo ci sia interesse reciproco nel raggiungimento di un accordo, bisogna trovare un punto di equilibrio. Se si trova, potremo continuare direttamente al tavolo di oggi pomeriggio per poi definire i dettagli successivamente. Altrimenti la strada sarebbe quella che porta ad un commissario, scelta che nessuno vuole e che quindi spero si possa scongiurare".

Il presidente del Coni, Gianni Petrucci lancia un appello: "I vertici del calcio non sprechino l'occasione, possono scrivere un'altra bella pagina per lo sport italiano, cancellando uno sciopero che poi sciopero non è".

Il presidente dell'Aic, Sergio Campana ha commentato: "Da 30 anni abbiamo trattato accordi collettivi che si sono sempre conclusi in 2 giorni, oggi sono 6 mesi che trattiamo e non si è andati avanti di un passo. Credo che questo dipenda da qualcosa".

Il vicepresidente dell'Assocalciatori, Leo Grosso ha dichiarato ai microfoni di Radio RAI: "Credo fondatamente che ci siano le condizioni per arrivare ad un accordo anche in tempi brevi, ma bisogna discutere sui sei punti richiesti dalla Lega. L'Aic è pronta ad accogliere soltanto le richieste ragionevoli, non quelle irragionevoli".